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“Avanti” per i trasporti pubblici

Tutti in treno: per il Dipartimento Leuenberger è l'unica soluzione per decongestionare le strade Keystone

Potenziare i trasporti pubblici per decongestionare le strade. Questa la risposta di Berna all'iniziativa del TCS "Avanti".

“L’obiettivo che ci prefiggiamo è la realizzazione di una politica dei trasporti coordinata che aumenti l’attrattiva dei mezzi pubblici di trasporto e che, in ultima analisi, sgravi la rete stradale dal traffico”, ha indicato Hans Werder, segretario generale del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), illustrando situazione e prospettive dei vari progetti. Nei prossimi vent’anni i trasporti pubblici verranno gradualmente potenziati grazie alla realizzazione di numerose opere, in particolare in ambito ferroviario: nuove trasversali ferroviarie alpine, Ferrovia 2000 e raccordo della Svizzera alla rete europea ad alta velocità.

Agglomerati, problema sempre più acuto

A causa del crescente volume di traffico, soprattutto stradale, un problema che negli ultimi anni ha assunto dimensioni preoccupanti è la mobilità negli agglomerati. E dato che cantoni e comuni non dispongono attualmente delle risorse per investire in nuove infrastrutture, un maggiore impegno da parte della Confederazione è diventato indispensabile.

Quale misura a breve e medio termine il Consiglio federale ha stanziato recentemente 155 milioni in più da destinare a provvedimenti urgenti per il periodo 2002-2005. Tra i progetti prioritari da realizzare figurano il “Metro Lausanne”, le linee tranviarie di Berna, Basilea, Zurigo e Ginevra, nonché la rete di collegamenti regionali S-Bahn nell’area Aarau-Berna.

Jolly contro l’iniziativa “Avanti”?

La particolare attenzione al traffico nelle zone urbane da parte del governo è dovuto però anche per ragioni politiche. Le misure in favore degli agglomerati sono infatti al centro del progetto che il DATEC sta elaborando quale alternativa all’iniziativa popolare “Avanti”, iniziativa che chiede un deciso potenziamento della rete autostradale e il raddoppio della galleria del San Gottardo. “Un secondo tunnel autostradale metterebbe in pericolo la politica di trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia attraverso le Alpi”, ha osservato Werder.

La controproposta, che alla lobby stradale concede soltanto un potenziamento mirato dell’asse autostradale est-ovest, dovrebbe essere presentata in maggio, ha detto il segretario del DATEC. Nel messaggio che lo accompagnerà, ha aggiunto, il Consiglio federale si impegnerà a fissare un anno dopo l’eventuale approvazione da parte del popolo un concreto programma di lavori. Il finanziamento di questi interventi potrà essere assicurato senza ricorrere ad un aumento del prezzo della benzina, ha voluto sottolineare Werder.

Difficile risparmiare nei trasporti

Come tutti gli altri Dipartimenti, anche il DATEC dovrà contribuire alle misure di risparmio per diverse centinaia di milioni di franchi annunciate ieri dal ministro delle finanze Kaspar Villiger per riequilibrare il bilancio.

Trovare dove tagliare le spese sarà un vero rompicapo, ha notato Max Friedli, direttore dell’Ufficio federale dei trasporti. Il margine di manovra sarebbe molto limitato e gli unici tagli possibili, quelli nel traffico regionale, avrebbero effetti molto negativi e difficilmente proponibili a causa della forte resistenza dei cantoni. Essendo finanziati con fondi speciali, i grandi progetti ferroviari non cadranno comunque sotto la scure finanziaria, ha precisato Friedli.

Luca Hoderas

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