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“Il cinema a Locarno: uno spazio di libertà”

Olivier Père, il nuovo direttore del Festival internazionale del film di Locarno. Keystone

Viene da Cannes, è figlio degli anni Settanta, e ha una grande voglia di mettersi al lavoro: Olivier Père è il nuovo direttore del Festival internazionale del film di Locarno, che dirigerà dal primo settembre 2009.

“Non so se credo al destino, ma sicuramente credo negli incontri”. Olivier Père, avvolto in un elegante completo grigio chiaro, commenta così il primo contatto con Marco Solari, giunto l’estate scorsa sulle rive della Senna per tastare il polso a colui che era ancora uno dei possibili successori di Frédéric Maire.

Olivier Père sembra un po’ intimidito dagli sguardi dei giornalisti e delle giornaliste che lo fissano e lo squadrano con insistenza. Attuale delegato generale della “Quinzaine des Réalisateurs”, una sezione del Festival di Cannes, Père sperimenta così il primo parziale bagno di folla tra gli adetti ai lavori. Accanto a lui, Marco Solari è un presidente raggiante.

E Solari parla del primo incontro a Parigi, davanti ad un piatto di choucroutte, per tessere i primi contatti con uno dei candidati che corrispondeva perfettamente al profilo tracciato dal Consiglio di amministrazione. Ossia presidente? “Un cinefilo, un appassionato di cinema, uno spirito curioso con il senso del lavoro di squadra”.

Ma anche una persona, sottolinea Solari, capace di comunicare e a considerare i delicati equilibri del sistema svizzero e del cinema svizzero.

Nessuna contrapposizione con Zurigo

“Abbiamo stabilito un profilo – spiega Marco Solari a swissinfo – che comprendesse tutte le qualità necessarie al direttore artistico del Festival di Locarno. Mi ricordo che nel mio caleppino, a fianco di alcuni nomi, avevo posto un punto esclamativo. Che sono poi diventati due per Olivier Père. Ho quindi deciso di conoscerlo subito”.

Tra i criteri prioritari, la profonda conoscenza della storia del cinema e una totale adesione alla natura del Festival di Locarno, fin dagli esordi. “Ossia – precisa Solari – una rassegna cinematografica di contenuto, di scoperta, di sperimentazione”. Un modo per ribadire, e neppure troppo tra le righe, la volontà di smarcarsi dal richiamo dei tappeti rossi.

Giovedì, nel giorno di apertura del Festival del film di Zurigo, l’allusione al dibattito su glamour e divi del cinema, era praticamente inevitabile. “Esistono sostanzialmente due tipi di festival – interviene Olivier Père – con caratteristiche e funzioni diverse”.

“Accanto ai festival di scoperta e di promozione del cinema d’autore, come quello di Locarno, ci sono festival che puntano ad essere vetrine delle ante-prime mondiali. Hanno pertanto bisogno di nomi glamour per assicurarne la promozione”.

Marco Solari – che non aveva nessuna voglia di tornare sulla polemica con Nicolas Bideau (direttore della sezione cinema dell’Ufficio federale della cultura), che questa estate aveva animato la rassegna cinematografica locarnese – ha tagliato corto: “I giochi di contrapposizione tra Locarno e Zurigo non hanno senso. In Svizzera c’è posto per tutti”.

Un’aria di gioventù, dal sapore di Riviera

Se è vero che la scelta di un direttore francese rafforza la volontà del Festival di Locarno di preservare la dimensione dell’internazionalità, non significa che al suo posto – dati i requisiti – avrebbe potuto essere nominato un tedesco, uno svizzero o un ticinese.

Fuori discussione, perché frutto di una profonda convinzione del presidente Solari, la necessità di dare spazio alle nuove generazioni, come Olivier Père, classe 1971. “Al Festival ci sono direttori che ringiovaniscono e presidenti che invecchiano” ci dice sorridendo Solari. “Quando un presidente ha passato i 60 anni, deve aver cura di introdurre nella sua squadra elementi giovani e capaci”.

E sulle qualità di Père, Solari non ha dubbi. Il fatto che il nuovo direttore venga da Cannes, la Riviera dorata del cinema, non è inoltre un dettaglio. “Ma come? viene da Cannes?” si è sentito spesso dire Solari, che ha risposto così: “Viene da Cannes perché Locarno hanno una grande e buona reputazione”.

Dove nascono passioni e entusiasmo

Circondato da una nuvola di giornalisti e giornaliste, Olivier Père sembra frastornato. Ma non si sottrae alle interviste di rito. “Locarno è un luogo ideale per fare risplendere il cinema di oggi e di domani. Le strutture del Festival – spiega a swissinfo e ad altri due colleghi – sono buone e le differenti sezioni hanno una chiara identità. Non vengo a Locarno per rivoluzionare tutto”.

Per quanto riguarda i possibili cambiamenti, è davvero troppo presto per dire qualcosa. “Per me Locarno – sottolinea il neo direttore – rappresenta una forza alternativa di cinema, una forza propositiva che forse gli altri festival non hanno, perché sono confrontati con altri tipi di aspettative e con un altro genere di pressioni”.

“Locarno – conclude – ha degli spazi di libertà molto interessanti, è un laboratorio dove il cinema vive e può essere vivo. È uno spazio dove nascono gli entusiasmi e la passione per il cinema.”

swissinfo, Françoise Gehring, Locarno

Il Consiglio di amministrazione del Festival internazionale del film di Locarno, riunito in seduta straordinaria il 25 settembre, ha nominato Olivier Père, Direttore artistico del Festival dalla fine della prossima edizione (5-15 agosto 2009).

Olivier Père succederà a Frédéric Maire il quale, come anticipato lo scorso giugno, assumerà la direzione della Cineteca svizzera a partire dal 1 novembre 2009.

Il francese Olivier Père, nato a Marsiglia nel 1971, ha studiato Lettere all’università La Sorbonne (Paris IV).

Assunto alla Cineteca francese nel 1995, diventa presto responsabile di programmazione e organizza numerosi omaggi e rassegne tematiche.

Nel 1996 avvia in parallelo una lunga collaborazione con il festival cinematografico « Entrevues » di Belfort, quale organizzatore di retrospettive.

Dal 1997 collabora al settimanale di attualità culturale « Les Inrockuptibles », con regolari contributi alle rubriche cinema, televisione e DVD.

Dal 2004, Olivier Père è delegato generale della Quinzaine des Réalisateurs, prestigiosa sezione indipendente del Festival di Cannes, organizzata dalla SRF (Société des Réalisateurs de Films).

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