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“L’età di pensionamento va aumentata”

Fino a che età si lavorerà in futuro? Keystone Archive

Secondo il rapporto annuale 2005 della Commissione per le questioni congiunturali, il "dogma della pensione a 65 anni" deve essere abbandonato.

Con la diminuzione delle nascite e l’aumento della speranza di vita, la perennità dell’AVS passa per l’innalzamento dell’età pensionabile.

La Commissione per i problemi congiunturali (CFC) rende attenti nel suo rapporto annuale 2005 alle conseguenze dell’invecchiamento della popolazione.

Concretamente, la CFC raccomanda un aumento dell’età di pensionamento e degli incentivi per promuovere il lavoro delle donne e il tasso di natalità.

Tempo parziale per gli anziani

A lunga scadenza, visto l’aumento della speranza di vita, occorre rinunciare al “dogma della pensione a 65 anni”, si legge nel rapporto, pubblicato giovedì e indirizzato al Consiglio federale.

Bisognerà inoltre far sì che sempre più pensionati abbiano la possibilità di lavorare a tempo parziale.

Si può discutere di pensionamenti anticipati in professioni particolarmente pesanti per il fisico, come l’edilizia, ma non ad esempio per i professori universitari, ha detto in una conferenza stampa Gebhard Kirchgässner, che insegna all’università di San Gallo.

Gestire meglio famiglia e lavoro

La Commissione, che comprende professori di economia, consiglieri di Stato e rappresentanti del mondo economico e sindacale, è d’altro canto a favore di un miglioramento del sistema di sorveglianza dei bambini.

In particolare negli asili e nelle scuole elementari gli orari vanno adattati affinché i due genitori possano lavorare almeno mezza giornata.

Secondo la Commissione, grazie ad una maggiore compatibilità tra famiglia e professione si dovrebbe giungere ad un più alto tasso di attività delle donne e a un maggior numero di figli.

In Svizzera attualmente il 40% delle donne con formazione superiore rinuncia ad avere figli. Complessivamente il tasso di natalità è di 1,4 figli per donna.

L’immigrazione non risolve i problemi

La Commissione non ripone molte speranze in un marcato rafforzamento dell’immigrazione, sia per ragioni politiche, sia perché anche i giovani immigrati un giorno peseranno sul sistema pensionistico.

Quanto all’AVS, gli utili della Banca nazionale sono troppo esigui per risolvere i problemi finanziari del primo pilastro.

Anche l’aumento dell’età di pensionamento non basterà, avvertono gli esperti. I mezzi supplementari dovrebbero provenire dalle imposte generali, indica la Commissione, che cita l’aumento dell’IVA o una tassa nazionale di successione.

Preoccupano i costi sanitari

Nel rapporto sono esaminate anche le casse pensioni. Gli istituti del secondo pilastro vanno risanati, secondo la Commissione.

Per riportare equilibrio tra i contributi e le promesse di rendita, bisognerebbe adeguare automaticamente alle condizioni dei mercati e all’evoluzione demografica i tassi d’interesse minimi e l’aliquota di conversione del capitale per il calcolo delle pensioni.

Gli esperti si sono detti preoccupati anche per i costi supplementari nel sistema sanitario causati dall’invecchiamento della popolazione.

Le prestazioni mediche incidono meno rispetto all’assistenza degli anziani, è stato rilevato.

Una possibile soluzione sarebbe l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria che integri l’assicurazione di base, si legge nel rapporto.

swissinfo e agenzie

Secondo il rapporto, presto a tardi sarà indispensabile innalzare l’età di pensionamento (attualmente 65 anni).
In effetti, la quota dei pensionati rispetto alla popolazione attiva continua ad aumentare.

L’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti AVS è il pilastro centrale della previdenza sociale svizzera.

L’AVS deve permettere di far fronte, perlomeno in parte, alla diminuzione o all’interruzione dell’entrata salariale causata dalla vecchiaia o dalla morte.

L’origine dell’AVS risale al 1925, quando l’elettorato svizzero approvò un articolo costituzionale per la creazione di un’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti.

Il 1° gennaio 1948 l’AVS entrò in vigore e furono versate le prime rendite.

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