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1:42.90: Bucher lanciatissimo verso l’oro di Edmonton

Bucher, primo a Montecarlo, è anche il numero uno della Golden League Keystone

Primato personale, record svizzero e miglior tempo stagionale e terzo miglior tempo di sempre sugli 800 metri: il tempo stabilito venerdì sera al meeting di Montecarlo dal 24enne lucernese lo qualifica tra i massimi aspiranti alla medaglia d'oro agli imminenti campionati del mondo in Canada. Ma chi è André Bucher, questo fenomeno svizzero del mezzofondo?

Ha un diploma da maestro di scuola elementare ed è iscritto all’università di Berna. Da ragazzo ha praticato diverse discipline: dalla ginnastica al calcio e all’hockey su ghiaccio. Del resto arriva da una famiglia di sportivi: papà Anton era un discreto ciclista, mamma Agata invece, ai tempi della scuola, ha brillato nel cross e ora gestisce un negozio di biciclette.

Dopo due settimane da trottola, due settimane di clausura, André Bucher, il nuovo padrone mondiale degli 800, capelli biondi, sguardo allampanato, ha le idee chiare. In testa ha un solo obiettivo, i Mondiali di Edmonton.

È per arrivare al meglio nell’Alberta che, a inizio luglio, ha gareggiato a getto continuo (un 400 e tre 800). Poi due settimane di intensi allenamenti ai 2000 metri di St. Moritz. E con ottimo successo, visto il fantastico tempo stabilito all’appuntamento di Montercalo con il meeting della Golden League.

Già nei primi venti giorni di giugno Bucher era salito nei Grigioni e i risultati si sono visti: dall’1’46’72” del 24 giugno a Vaasa, attraverso progressi costanti, è sceso all’1’43’34 a Parigi. Dominando – ed è ciò che più conta – a Roma, Losanna e Parigi. Vero è che personaggi del calibro di Wilson Kipketer, Nils Schumann, Djabir Said-Guernie Andrea Longo, per infortuni più o meno seri, sono temporaneamente al palo. Ma la supremazia dell’uomo di Lucerna, in questo momento, è incontrastata.

Per informazioni rivolgersi a Yury Borzakovsiy, battuto sia all’Olimpico sia allo Stade de France. “A St. Moritz le condizioni sono ideali – racconta André Bucher – ho avuto un periodo di recupero, di richiamo della forza con sedute in palestra, di incremento della velocità di base, con ripetute corse su brevi distanze in pista”.

È un coraggioso, il 24enne lucernese, lo dimostra anche in gara, quando senza esitazioni segue la scia della “lepre” di turno e poi, una volta rimasto solo, attacca da lontano. Tale atteggiamento tattico è però molto dispendioso e il rischio, come accadde lo scorso anno, è quello di arrivare all’appuntamento clou della stagione con le pile scariche.

“In effetti – ammette Bucher -in passato qualcosa ho sbagliato. Ma non ditemi che a fine giugno-inizio luglio ho gareggiato troppo. E’ tutto voluto e calcolato insieme con il mio allenatore Andy Vogtli: ho simulato i turni che dovrò affrontare ai Mondiali… Sono contento dei risultati ottenuti sin qui, delle vittorie e soprattutto dei tempi relativi. Ed è solo correndo in quel modo che riesco a dare il meglio”.

E ad Edmonton, tra il 3 e il 12 agosto, André Bucher cercherà una “lepre”che lo possa portare alla medaglia d’oro nel doppio giro di pista.

Filippo Frizzi

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