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295 milioni per le vittime del nazismo

Il presidente del Fondo, Rolf Bloch Keystone

Oltre 312'000 sopravvissuti, fra ebrei e non ebrei, hanno beneficiato delle indennità distribuite dal Fondo svizzero in favore delle vittime dell'Olocausto.

Presentando il primo rapporto relativo alle attività del fondo umanitario creato dal Consiglio federale nel 1997, il suo presidente Rolf Bloch ha sottolineato che gli indennizzi versati costituiscono spesso per le vittime del nazismo «il primo riconoscimento internazionale delle sofferenze subite».

Le organizzazioni responsabili della distribuzione ai singoli beneficiari hanno ricevuto 292 milioni di franchi, di cui 284 milioni sono già stati effettivamente versati: ne hanno beneficiato persone residenti in 48 paesi, Svizzera compresa (un centinaio di persone). Ognuna ha ricevuto fra 600 e 2000 franchi.

Gli ebrei costituiscono la stragrande maggioranza, con 255’078 persone. Il Fondo ha anche versato indennizzi a 41’512 perseguitati politici, 13’763 rom, 1649 «Giusti delle Nazioni», nove omosessuali, 69 testimoni di Geova, 103 cristiani di origine ebrea e 32 persone andicappate.

I beneficiari sono quasi tutti in Israele e in America

Il 71 per cento delle vittime indennizzate vive in Israele o nei paesi dell’Est. Il 22 per cento risiede nel Nordamerica e il 5 per cento in Europa. Il denaro non distribuito – circa tre milioni di franchi – sarà attribuito ad organismi umanitari.

Il Fondo svizzero è un gesto di solidarietà, l’unico consentito dalla Confederazione nel 1997 nei riguardi delle vittime del regime nazista, ha sottolineato Bloch. Si tratta di un’azione umanitaria indipendente dalla questione dei conti in giacenza e dall’Accordo globale del 1998 fra le banche svizzere e le vittime ebree.

Il fondo è stato alimentato con un contributo iniziale di 273 milioni offerto dalle banche, dalle aziende e dalla Banca nazionale svizzera. A questo importo si sono aggiunti gli interessi e le donazioni effettuate da privati, per una somma complessiva di 25 milioni di franchi.

swissinfo e agenzie

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