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Ai quadri una parte di Sulzer

Cauto ottimismo in casa Sulzer anche per l'andamento di quest'anno Keystone Archive

Il gruppo di Winterthur ha annunciato la cessione della divisione Sulzer Burckhardt a cinque suoi quadri dirigenti.

Il comparto rilevato nell’ambito di un’operazione di ‘management buy out’ (MBO), è specializzato nei compressori a pistoni. Il gruppo di Winterthur è peraltro «cautamente ottimista» per l’esercizio in corso.

Le nuove ordinazioni nel primo trimestre dell’anno hanno praticamente raggiunto lo stesso livello elevato dei primi tre mesi del 2001, attestandosi a 597 milioni di franchi – inclusi 47 milioni per Sulzer Burckhardt – contro 606 milioni nel primo trimestre 2001, sottolinea un comunicato del gruppo meccanico zurighese.

Prudente ottimismo

Senza tener conto degli acquisti, delle cessioni e delle variazioni di cambio, le nuove commesse sono addirittura progredite del quattro per cento in un anno. Anche per l’intero esercizio 2002 il gruppo è «cautamente ottimista»: prevede infatti un livello di ordinazioni paragonabile al 2001 per i comparti tuttora sotto controllo: Sulzer Metco (rivestimenti), Turbomachinery Services, Pumps e Chemtech.

La vendita di Sulzer Burckhardt – 430 dipendenti per un fatturato l’anno scorso di 150 milioni di franchi – rientra nel programma di cessioni del gruppo che ha già rinunciato alle sue divisioni Medica, Turbo, Infra e Textil.

All’operazione di MBO si è associata la finanziaria zughese Zurmont Finanz, controllata congiuntamente dalla banca zurighese HSBC Guyerzeller, da diversi gruppi industriali nonché da investitori privati, precisa ancora la nota di Sulzer.

Nuova divisione

Oltre alle quattro divisioni conservate nell’ambito di un programma di riorganizzazione delle attività, il gruppo punta adesso sul nuovo comparto Sulzer Hexis (pile a combustione) ancora in fase di progettazione. Il gruppo ristrutturato occupa oggi circa 10’000 dipendenti e collaboratori nel mondo intero.

Il 2001 è stato particolarmente difficile per Sulzer: l’utile netto del gruppo è infatti crollato del 97 per cento, precipitando ad appena due milioni di franchi. Ma la ristrutturazione ha permesso un aumento della redditività delle quattro divisioni conservate: queste hanno infatti generato da sole un fatturato di 1,965 miliardi di franchi, in rialzo dell’11 per cento rispetto al 2001, ed un utile operativo praticamente raddoppiato, salito a 199 milioni di franchi.

swissinfo e agenzie

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