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Aiuti al turismo per contrastare la forza del franco

Il padiglione svizzero ha riscosso grande successo all'Esposizione universale a Shanghai Keystone

Il governo elvetico vuole aumentare in maniera significativa quest'anno e il prossimo i fondi per promuovere la Svizzera come destinazione turistica. Intende così attenuare l'impatto negativo del franco forte.

La decisione, adottata mercoledì, di mettere a disposizione complessivi 24 milioni di franchi supplementari per la promozione turistica per il 2011 e il 2012, tuttavia, è in contrasto con la proposta formulata in precedenza dall’esecutivo di decurtare di 5 milioni di franchi all’anno il budget 2012-2015 di Svizzera Turismo.

La Federazione svizzera del turismo (FST) – che rappresenta gli interessi del settore – ha accolto favorevolmente la decisione di questa settimana. La mossa aiuterà a compensare le conseguenze di un franco che si è apprezzato di circa il 12 per cento nei confronti dell’euro tra il gennaio 2010 e il gennaio 2011.

Un rialzo che ha fatto diventare la Svizzera, già considerata costosa, un paese apparentemente inaccessibile. Per la corrente stagione invernale si prevede una flessione del 4-5% delle prenotazioni alberghiere.

Il direttore della FST Mario Lütolf giudica “incoerenti” le decisioni del governo che con una mano dà più fondi a Svizzera Turismo e con l’altra erode il budget annuale.

Di più non di meno

“In questo modo sarà difficile continuare ad investire in mercati emergenti”, ha detto Lütolf a swissinfo.ch. “A causa dell’inflazione in questi mercati ad alto potenziale, la Svizzera ha bisogno di destinare più risorse alla promozione di questi paesi e non di meno”, spiega.

A titolo di esempio, indica che gli arrivi di turisti dalla Cina erano in aumento di circa il dieci per cento l’anno.

Infatti, Véronique Kanel di Svizzera Turismo, dice che l’organizzazione per il marketing probabilmente userà l’iniezione di liquidità a breve termine per promuovere la Svizzera su due fronti. Da un lato, all’interno del paese, dove gli ospiti indigeni rappresentano il 43 per cento dei pernottamenti negli alberghi svizzeri. Dall’altro lato, in quei paesi che si ritiene che abbiano un potenziale di crescita sopra alla media, come per esempio la Cina.

Benché i cinesi rappresentino solo il 2,4 per cento dei pernottamenti di turisti esteri negli alberghi svizzeri, il loro numero è in rapida ascesa. Solo lo scorso anno, sono aumentati di circa il 50 per cento rispetto al 2009. Al contrario, i pernottamenti di turisti tedeschi sono scesi di oltre il 3 per cento.

India e Paesi del Golfo

Altri paesi su cui Svizzera Turismo potrebbe puntare per promuovere la Confederazione come destinazione turistica, tramite i fondi supplementari, sono l’India (22 per cento di crescita l’anno scorso), gli stati del Golfo (+11,9 per cento), la Russia (+2,3 per cento) e la Spagna (+1,1 per cento), ha indicato a swissinfo.ch Véronique Kanel.

Ciò che distingue la Cina dagli altri paesi è l’esplosione della classe media. Secondo uno studio del 2008 della Travel Industry Association of America (TIA), questa fascia della società cinese, con disponibilità finanziaria, è destinata a triplicare e raggiungere i 500 milioni di persone entro il 2025.

Gordon Yan, esperto di turismo cinese, docente invitato alla Leeds Metropolitan University in Gran Bretagna, dice che i paesi europei hanno capito la potenzialità del mercato cinese e di conseguenza è lì che incentrano la propria promozione.

“Se ci fosse stata una mancanza di finanziamenti da parte del governo elvetico, la Svizzera sarebbe probabilmente retrocessa rispetto ad altri paesi europei”, ha detto Yan a swissinfo.ch.

E non è solo il numero potenziale di turisti cinesi che mette l’acquolina in bocca al settore turistico, ma le somme che spendono per acquistare articoli di lusso all’estero, come per esempio proprio gli orologi svizzeri.

Questo sarebbe un altro argomento per la Svizzera di mantenere una forte presenza di marketing in Cina, così come in altri paesi con un potenziale di crescita superiore alla media.

Secondo uno studio condotto da Svizzera Turismo, l’iniezione di liquidità che l’ente di promozione ha ricevuto dalla Confederazione l’anno scorso – 15 milioni di franchi per affrontare la crisi economica – ha fruttato un giro d’affari aggiuntivo di 378 milioni di franchi.

E Lütolf sostiene che il mantenimento di una forte presenza all’estero non comporta solo entrate economiche. “Il marketing turistico fa un grande lavoro di sensibilizzazione per l’immagine della Svizzera ed è per questo il denaro pubblico viene investito nella promozione in tutto il mondo”. 

Il franco svizzero è tradizionalmente considerato una valuta di rifugio sicura durante i periodi di oscillazione dei cambi.

 La stabilità economica e politica della Svizzera, il suo mercato immobiliare solido e il suo sistema finanziario ben gestito, contribuiscono a rendere attrattivo il franco, come via di fuga da condizioni più volatili nel resto del mondo.

Attualmente, la forza del franco è stata stimolata dalle condizioni economiche critiche in Europa e negli Stati Uniti, che hanno gravato sull’euro e sul dollaro.

Inoltre, la Svizzera è uscita relativamente bene dalla crisi finanziaria e dalla recessione, rispetto a molti paesi occidentali. In Svizzera la crisi è stata attenuata dai robusti consumi privati.

Il turismo è un settore economico portante in Svizzera. Si colloca al terzo posto nelle esportazioni elvetiche.

Esso genera un giro d’affari annuo di circa 15 miliardi di franchi per alberghi, ristoranti, società di impianti di risalita e altri fornitori di servizi.

A titolo di confronto, il volume d’affari dei comparti leader chimico/farmaceutico e ingegneristico nel 2009 era di 72 miliardi, rispettivamente 58  miliardi di franchi.

Al quarto posto, l’industria orologiera ha registrato 13,2 miliardi di franchi di ricavi. 

(Traduzione dall’inglese: Sonia Fenazzi)

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