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Alcopops: la supertassa riuscirà a dissuadere?

Gusti sempre più cari Keystone Archive

Domenica è entrata in vigore la nuova supertassa sugli alcopops. Obiettivo: dissuadere i giovani dall’abusare di queste bevande zuccherate ed alcoliche.

Funzionerà? Nonostante il rialzo dei prezzi, molti giovani intendono continuare ad acquistare le popolari bevande.

Lo scorso anno, il parlamento aveva deciso di quadruplicare le tasse sugli alcopops, miscele di liquori e bibite da tavola o succhi di frutta: da 45 centesimi a 1.80 franchi svizzeri a bottiglia.

Il prezzo di una bottiglia di 275 ml è così aumentato da 2.50 franchi a più di 4 franchi.

Con questa mossa s’intende frenare la popolarità di bevande come Smirnoff Ice, Bacardi Freezer o Vodka Hooch tra gli adolescenti. Che, secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), acquistano un quarto degli alcopops venduti in Svizzera.

Nel 2000, quando erano sbarcati sul mercato elvetico, se n’erano venduti 2 milioni di bottiglie. Nel 2002 tale cifra era lievitata fino a 40 milioni di bottiglie.

“Gli abusi di alcool stanno diventando un problema enorme tra i giovani”, rileva Liliane Bruggmann dell’UFSP.

Quanto conta il prezzo?

Un recente rapporto dell’Università di Zurigo ha concluso che soltanto la metà degli amanti degli alcopops saranno influenzati dall’aumento dei prezzi ed opteranno quindi per delle alternative più economiche.

Alcuni giovani incontrati sulle strade di Berna confermano l’ipotesi. “Non berrò di meno: gli alcopops sono troppo buoni e la tassa non è poi così elevata”, sostiene la 18enne Sonja Bratschi.

“Non m’importa se dovrò pagare di più”, dice da parte sua la 17enne Martina Haefeli. “Troverò comunque un modo per ottenere il denaro che mi serve”.

Ed, inoltre, i consumatori potrebbero addirittura non essere colpiti dalla tassa. Distributori importanti come la Denner hanno già annunciato che non adatteranno i prezzi di vendita ma assorbiranno loro stessi la tassa.

Poca opposizione

In Svizzera, la supertassa è stata introdotta senza che si levassero particolari opposizioni. Altrove, viceversa, l’idea di frenare gli eccessi dei giovani tramite tasse più elevate suscita accese discussioni.

Venerdì scorso il governo tedesco ha reagito alle supposizioni secondo le quali stava pianificando un rialzo dei prezzi degli alcopops sul modello di quello svizzero. Nell’occasione, il ministro delle finanze ha sottolineato come le tasse non siano il mezzo più efficace per lottare contro questioni riguardanti la salute pubblica.

E pure l’opposizione tedesca ha già annunciato che si batterà contro ogni proposta del genere.

Indirizzate ai giovani?

Secondo le autorità sanitarie svizzere, gli alcopops s’indirizzano specialmente agli adolescenti, in particolare alle giovani ragazze, a causa del loro gusto dolce.

“Gli alcopops sono molto zuccherati ed hanno aromi fruttati che neutralizzano quel gusto di alcool che, spesso, non piace ai giovani e li previene dal bere”, sottolinea Liliane Bruggmann.

La collaboratrice dell’UFSP, favorevole alla supertassa, sostiene tuttavia che l’aumento dei prezzi debba essere accompagnato da altre campagne di prevenzione, ad esempio dei programmi nelle scuole o nelle comunità.

Secondo l’Istituto federale di prevenzione dell’alcolismo e delle tossicomanie, circa il 40% degli adolescenti maschi ed il 26% delle giovani ragazze bevono alcool almeno una volta alla settimana.

Una percentuale quadruplicata rispettivamente decuplicata negli ultimi 16 anni.

La nuova tassa sugli alcopops, quattro volte più elevata rispetto a quelle sulle altre bevande alcoliche, dovrebbe generare degli introiti di circa 50 milioni di franchi.

swissinfo, Karin Kamp
(traduzione: swissinfo, Marzio Pescia)

I giovani acquistano il 25% dei 40 milioni di bottiglie d’alcopops vendute in Svizzera ogni anno;
Secondo l’Università di Zurigo, solo il 50% dei giovani rinuncerà agli alcopops a causa della nuova tassa.

Tre svizzeri su quattro dicono di non essere a conoscenza della nuova supertassa sugli alcopops: da domenica la tassa è passata da 0.45 centesimi a 1.80 franchi a bottiglia.

I costi causati dal consumo di alcool in Svizzera sono stimati attorno ai 6.5 miliardi all’anno.

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