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Allarme smog in Ticino

Il traffico rappresenta il problema principale dell'inquinamento al sud delle Alpi Keystone

Non si placa l'emergenza smog al sud delle Alpi. I mezzi pubblici gratis dovrebbero limitare il traffico privato, ma manca ancora una soluzione concertata per la Regio Insubrica.

Un’altra domenica con trasporti pubblici gratuiti nel Sottoceneri, per contrastare l’allarme polveri fini che ha superato abbondantemente il limite fissato dall’OIAt, l’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico. Ma per ora il governo cantonale non intende decretare il blocco del traffico.

Questa settimana per due giorni consecutivi la concentrazione media di polveri fini (PM10) con oltre 100 microgrammi al metro cubo, tra Chiasso e Lugano, è stata superiore del doppio del limite fissato dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico.

Aria pesante nel Sottoceneri

Per combattere l’inquinamento, che ha appesantito pericolosamente l’aria soprattutto tra Chiasso e Lugano, il dipartimento del Territorio ha deciso di riproporre, per domenica, l’uso gratuito dei mezzi pubblici nella regione, ad esclusione dei battelli della Società navigazione del lago di Lugano e dei treni a lunga percorrenza: Intercity, Eurocity e Cisalpino.

La pioggia che nelle settimane scorse aveva allentato la morsa delle PM10, si farà attendere ancora per qualche giorno, perciò il Cantone rilancia i trasporti i gratuiti, ma invita tutta la popolazione ticinese a limitare l’uso delle auto private e a ridurre la velocità in particolare nel tratto autostradale a sud del Monte Ceneri.

Niente stop al traffico.

Nelle scorse settimane si era ventilata anche la possibilità di bloccare per un giorno il traffico in tutto il Ticino. Una misura che, però, per adesso il Governo non intende adottare. “L’eventuale stop al traffico resta un’opzione aperta solo se la situazione dovesse peggiorare ancora – spiega Marcello Bernardi responsabile della Divisione ambiente del Dipartimento del territorio.

Ma si tratta di una scelta da valutare molto bene, poiché bisognerebbe bloccare anche il transito sull’autostrada. Un provvedimento del genere, di cui andrebbero studiati a fondo modalità ed estensione, non si può prendere alla leggera. I contraccolpi sull’economia e sulla società non sono indifferenti”.

Un provvedimento che non piace

Bernardi ricorda anche che la proposta di fermare tutto il traffico per un giorno (il 20 settembre in occasione della festa del Digiuno federale), in Ticino aveva suscitato scarsi entusiasmi, registrando l’adesione di un solo comune. Perciò si punta di nuovo sui trasporti pubblici gratuiti.

“Una proposta che due settimane fa è stata accolta molto bene dalla popolazione”, ricorda Mario Zanetta della Sezione trasporti del Dipartimento del territorio. “Nei centri urbani del Sottoceneri i cittadini hanno aderito al nostro invito, mentre l’uso dei mezzi pubblici è stato inferiore nelle linee periferiche”.

Una politica coordinata

Di fronte all’inquinamento, che è ormai un’emergenza ricorrente nell’area lombardo-ticinese, da più parti s’invoca una strategia comune degli Enti pubblici per tutta la fascia di frontiera. Una politica che, secondo il Dipartimento, è di certo auspicabile, anche se di difficile attuazione.

“I problemi dell’inquinamento non sono dappertutto uguali – precisa Bernardi – e le varie amministrazioni locali li stanno affrontando con strategie molto diversificate. Almeno in questa fase non sembra praticabile una linea uniforme per tutta l’area della Regio Insubrica”. Intanto, ci si affida alle previsioni meteorologiche che per metà settimana indicano, per fortuna, pioggia.

Libero D’Agostino

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