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Allergici all’Euro

L'allergia al nichel colpisce il 10% della popolazione. European Union

Le monete da 1 e da 2 Euro possono provocare fastidiose dermatiti alle persone allergiche al nichel.

L’allarme, lanciato da un gruppo di ricercatori di Zurigo, è stato pubblicato dalla rivista Nature.

A contatto con il sudore delle mani, le nuove monete comuni europee rilasciano una quantità di metallo pari a 320 volte la soglia consentita dalla normativa europea. Frank Nestle, dermatologo dell’Università di Zurigo, e due ricercatori dell’Istituto di Metallurgia del Politecnico di Zurigo, Hannes Speidel e Markus Speidel, hanno testato le monete da uno e da due Euro su un gruppo di sette volontari allergici al nichel.

Gli scienziati hanno fissato le monete sul palmo della mano dei volontari con del nastro adesivo per 72 ore. Tutti e sette hanno manifestato una violenta eruzione cutanea, la pelle delle loro mani si è arrossata e coperta di dolorose vescicole. Lo stesso esperimento ripetuto con monete da 50 centesimi non ha provocato reazioni allergiche.

L’allergia al nichel

L’allergia al nichel è un disturbo che colpisce il dieci per cento della popolazione nei Paesi industrializzati e provoca sintomi fastidiosi: prurito, orticaria, macchie cutanee che persistono nel tempo, gonfiore e desquamazione della pelle.

Nei casi più gravi, l’irritazione non rimane circoscritta nella zona in cui è avvenuto il contatto, ma si estende sul corpo. Bastano piccole quantità del metallo e un contatto di pochi minuti per scatenare la reazione allergica.

Chi ne va soggetto deve evitare di indossare gioielli, fibbie, occhiali e qualunque altro oggetto che contenga nichel, compresi gli indumenti con gancetti e chiusure lampo di metallo.

Le regole dell’Unione Europea

Per limitare la diffusione dell’allergia al nichel, nel 1994 l’Unione Europea ha emesso una direttiva adottata da tutti i Paesi membri che stabilisce la massima concentrazione di nichel tollerata nei prodotti destinati a venire in contatto con la pelle umana.

Le misurazioni effettuate dai ricercatori di Zurigo dimostrano che la quantità di metallo ceduto alla pelle dalle monete da uno e da due Euro è 320 volte più alta della soglia massima prescritta dalla direttiva europea, nonostante la concentrazione del nichel nella lega di cui sono fatte le monete sia pari al 25%, inferiore al limite fissato.

Il meccanismo della corrosione

Per quale motivo le nuove monete cedono tanto nichel? Frank Nestle e i suoi colleghi sostengono che l’effetto è dovuto alla loro struttura bimetallica: un dischetto circondato da un anello di una lega differente. I ricercatori hanno osservato che tra i due metalli esiste una differenza di potenziale elettrico pari a 40 millivolt.

Quando una di queste monete entra in contatto con il sudore umano, leggermente acido, si comporta come una batteria e viene attraversata da una debole corrente elettrica. La corrente favorisce la corrosione superficiale del metallo e il rilascio di grandi quantità di nichel.

“Il fenomeno della corrosione”, spiega Nestle, “non si verifica invece nelle monete svizzere da un franco, che pure contengono una percentuale di nichel pari al 25%.”

Maria Cristina Valsecchi

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