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Peter Zumthor alla riscossa di una località in declino

Braunwald, la “terrazza soleggiata” che vuol diventare un paradiso musicale imagepoint.ch

Braunwald, nelle Alpi svizzere, ha attirato ricchi turisti europei per decenni, prima di andare a picco. Oggi, la località nel canton Glarona punta su un progetto musicale dell’architetto Peter Zumthor per tornare in auge.

Il compositore Béla Bartók vi ha soggiornato e il bircher müesli è stato inventato lì. Il primo festival di musica classica della Svizzera si è tenuto in questo paesino di montagna, mentre una linea ferroviaria diretta portava gli sciatori addirittura da Parigi: purtroppo per la piccola stazione di Braunwald, accessibile soltanto con una funicolare, questi sono soltanto dei bei ricordi.

Ubicato tra i cantoni di Zurigo e dei Grigioni, l’altopiano a 1300 metri di quota, definito “terrazza soleggiata” dagli svizzero tedeschi, soffre, come tante altre stazioni che si trovano a media altitudine, a causa della concorrenza di altre località a una quota superiore e della mancanza di infrastrutture. Il numero di letti d’albergo è diminuito drasticamente negli ultimi anni, così come gli abitanti, passati dai circa 500 del 1960 ai 380 del 2013.

Se per gli abitanti del fondovalle la località è un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi quando la nebbia non lascia loro scampo d’inverno, per la gente locale, Braunwald è sinonimo di disperazione. Un hotel è chiuso, un altro è stato divorato dalle fiamme – in circostanze non chiare – e un negozio di alimentari ha abbassato definitivamente le serrande.

“Mi ricordo che quando ero un giovane maestro di sci, orde di turisti salivano fin quassù. Quest’epoca è ormai passata”, racconta il fotografo Fridolin Walcher. Oggi, l’assenza di infrastrutture obbliga gli impiegati degli alberghi a scendere a valle per trovare un alloggio e a servirsi della piccola funicolare per tornare al lavoro.

I tempi d’oro di Braunwald hanno avuto inizio, come in altre località delle Alpi svizzere, con la costruzione di un sanatorio e di una funicolare intorno agli inizi del 20° secolo.

È in questo contesto che è nato il primo festival di musica in Svizzera, nel 1936.

Il “bircher müesli” è stato inventato a Braunwald dal medico dietologo Maximilian Bircher-Brenner.

Anche per gli architetti, Braunwald è stata una destinazione privilegiata.

Tutt’ora, appassionati di tutto il mondo raggiungono la località glaronese per ammirare le costruzioni di Hans Leuzinger, soprattutto il ristorante Ortstockhaus e altri chalet di montagna.

Braunwald si fregia di essere il luogo dove è stata eretta la prima capanna del Club Alpino Svizzero, è stato fondato il primo club di sci, si è tenuta la prima gara di sci ed è sorta la prima fabbrica di sci in Svizzera.

Una delle ultime vestigia dell’epoca d’oro, il Grand Hotel (oggi “Märchenhotel”) è stato costruito dal pioniere dell’albergheria di lusso Josef Durrer che, con il cognato Franz Josef Bucher, ha costruito l’hotel Bürgenstock sulle rive del lago dei Quattro cantoni.

Epoca d’oro

In pianura, lungo il fiume Linth, il numero di fabbriche dismesse testimonia anch’esso di un periodo d’oro: è in questa regione, nel canton Glarona, che ha avuto inizio la rivoluzione industriale in Svizzera. Le fabbriche tessili hanno però chiuso i loro battenti una dopo l’altra alla fine del 20esimo secolo. Oggi, quasi la metà delle aziende industriali in disuso registrate in Svizzera si trova su suolo glaronese.

Così, con il passare del tempo i glaronesi si sono visti appioppare il nomignolo di “dormienti”, caratteristica che qualcuno utilizza anche per descrivere il paesaggio di questa regione.

Anche se nel frattempo una riforma strutturale –con la quale il numero di comuni è passato da 25 a tre – ha dato nuovo slancio all’economia locale, l’appellativo di “alpigiani dormienti” continua a suscitare un certo malumore, come abbiamo potuto notare durante un incontro organizzato dalla rivista di design e architettura “Hochparterre” alla fine di ottobre a Elm, comune vicino di Braunwald. Qualcuno ha addirittura affermato che la regione si trova in una sorta di “coma artificiale”.

“Trovo che l’epiteto ‘dormiente’ sia discriminante”, spiega Thomas Hefti, sindaco di Glarona Sud, il nuovo comune di cui fa parte Braunwald e che è il più grande per superficie in Svizzera. “C’è della gente che vi abita. Oltre all’energia idroelettrica, abbiamo molti atout per dare vita a un turismo dolce e sostenibile”.

Keystone

Molte personalità credono in Peter Zumthor

Uno di questi assi nella manica si chiama Peter Zumthor, l’architetto che ha reso famoso in tutto il mondo un piccolo paese nei Grigioni, Vals, grazie alle terme che vi ha costruito. Il vincitore del premio Pritzker 2009 intende realizzare sulla “terrazza soleggiata” il suo prossimo grande progetto: un “albergo musicale”.

A questo proposito è stata creata una fondazione per preparare il progetto, i cui costi dovrebbero ammontare a 30-40 milioni di franchi. L’hotel avrà una sala da concerto per 300 persone, circa 70 camere, un’ala benessere e un ristorante, stando al presidente della fondazione, il diplomatico Benedikt Wechsler. Molte personalità svizzero tedesche fanno parte di questa istituzione, tra cui anche Annette Ringier, della famiglia di editori.

Dopo la presentazione del progetto nel marzo 2012, la popolazione di Braunwald segue con interesse gli sviluppi di questa iniziativa. “Peter Zumthor afferma di non aver mai visto un paesaggio più grandioso di quello di Braunwald nelle Alpi. E lui ne ha visti molti”, dichiara Benedikt Wechsler durante un’informazione nel villaggio. “Dobbiamo ancora verificare qualche dettaglio. Comunicheremo la scelta del terreno su cui verrà edificato l’albergo prima della fine dell’anno”.

Durante una conferenza a Elm, Peter Zumthor ha rivelato la sua ammirazione per il paesaggio di Braunwald e l’amore per la musica. La presentazione era ritmata da passaggi di brani di Alban Berg, scelta che l’architetto ha così motivato: “La seconda scuola di Vienna (dal nome del gruppo di compositori Arnold Schönberg, Alban Berg e Anton Webern) è diventata la mia patria”.

“Non l’ennesimo festival”

L’architetto non intende creare “l’ennesimo festival di musica”. Vuole realizzare un luogo di creazione e di sperimentazione, come lo era Braunwald ai tempi di Béla Bartók (1881-1945) che qui trovò l’ispirazione per le composizioni commissionate da Paul Sacher. Nel 1938, il pianista ungherese trascorse alcune settimane nella località glaronese, così come la pianista Clara Haskil.

Per l’oriundo di Braunwald Fridolin Walcher, attivo in un caffè culturale che intende ridare vita al piccolo paese, Peter Zumthor non riuscirà soltanto “a far rinascere il luogo, ma lo farà conoscere a tutto il mondo, visto che l’architetto di Basilea è rinomato a livello internazionale. L’obiettivo ultimo sarà di far morire di gelosia i compositori e i musicisti che non sono stati invitati a Braunwald…”.

Peter Zumthor non vuole creare un “faro solitario”, ma un’istituzione culturale capace di mettere in moto tutto ciò che le sta attorno. L’architetto ha insistito molto anche sul senso dell’ospitalità, “che abbiamo dimenticato”. “Nelle regioni che vivono grazie al turismo, le persone devono avere un legame emozionale con la loro identità. Devono sapere da dove vengono e chi sono”, ha ricordato.

In attesa di vedere l’albergo musicale di Peter Zumthor, la cui realizzazione dovrà ancora superare alcuni ostacoli, dall’approvazione delle autorità alla ricerca di investitori, Braunwald e Glarona Sud hanno anche altri temi scottanti da affrontare. Dopo una lunga letargia, il comune glaronese spera di svegliarsi. In musica, naturalmente.

Nato a Basilea nel 1943, l’architetto Peter Zumthor ha costruito i bagni termali di Vals, nel cantone dei Grigioni, il Kunsthaus di Bregenz, in Austria, e il Museo d’arte moderna a Colonia.

Il progetto “albergo musicale” a Braunwald, nel canton Glarona, a un’ora e mezza da Zurigo, consta di 70 camere, una sala per concerti, così come di una programmazione musicale “di livello internazionale”.

La fondazione “ Musikhotel Braunwald” è stata creata nel marzo 2012 per la pianificazione del progetto.

La Confederazione sostiene l’iniziativa con un contributo di 60mila franchi per gli anni 2012-2014 nell’ambito della politica regionale. Il cantone ha accordato a sua volta 60mila franche e il comune di Braunwald 120mila per questo triennio. La fondazione ha raccolto 250mila franchi di fondi privati.

Per la costruzione e la gestione dell’hotel, la fondazione ha già informato che sarà necessario trovare uno “sponsor culturale di elevata caratura”.

(traduzione dal francese: Luca Beti)

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