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AlpTransit: luce verde per l’inizio dei lavori a Erstfeld

I lavori ad Erstfeld erano fermi dal novembre 2005 Keystone

La vertenza attorno al lotto di Erstfeld è conclusa. La ditta bernese Marti ha rinunciato a presentare un terzo ricorso contro l'assegnazione del cantiere ad un consorzio austro-elvetico.

Con la fine della disputa – e dopo aver accumulato un ritardo di un anno e mezzo – in aprile si potrà finalmente dare inizio ai lavori per lo scavo dei quasi otto chilometri di tunnel tra Erstfeld e Amsteg, nel massiccio del San Gottardo.

I lavori nel contestato lotto del cantiere di AlpTransit ad Erstfeld, nel canton Uri, inizieranno finalmente fra poche settimane: la ditta bernese Marti SA, che per ben due volte aveva inoltrato ricorso contro un’assegnazione a suo dire scorretta, ha infatti rinunciato a intraprendere nuovamente le vie legali.

I lavori saranno quindi realizzati dal consorzio AGN, formato dall’urana Murer e dall’austriaca Strabag, che secondo gli esperti ha presentato l’offerta più vantaggiosa dal profilo economico.

Lo ha reso noto lunedì la stessa Marti, che considera il «caso Erstfeld» ormai liquidato. La ditta afferma di aver gettato la spugna non per considerazioni giuridiche, ma per «rassegnazione e delusione» a riguardo della procedura di assegnazione «iniqua fin dall’inizio».

40 milioni di franchi al vento

Il lotto conteso della Nuova ferrovia transalpina è il 151: in tutto 7,8 chilometri di galleria, i cui lavori, per un valore di 413 milioni di franchi, sono fermi dal novembre 2005.

Per due volte AlpTransit ha assegnato l’appalto al consorzio austro-elvetico (giudicando la sua offerta «la più vantaggiosa dal profilo economico») e per due volte la società concorrente Marti ha impugnato la decisione presso l’autorità di ricorso, ottenendo ragione. Poi è giunta la terza assegnazione e finalmente la ditta bernese ha deciso di rinunciare.

In una prima fase, saranno installati gli edifici amministrativi e le infrastrutture. «Lo scavo vero e proprio inizierà nel febbraio 2008 sul versante est e tre mesi dopo sul versante ovest», ha precisato il portavoce di AlpTransit, Ambros Zgraggen.

Il ritardo nella realizzazione dell’opera è costato 3,5 milioni di franchi al mese, per un totale di 40 milioni, indica AlpTransit.

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Nuove sorprese in vista?

A dipanare la matassa era intervenuto anche il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger, tentando una mediazione fra le due imprese, ma senza risultato. Il ministro ha anche criticato la mancanza di coraggio della commissione di ricorso, che invece di decidere ha lasciato alla società AlpTransit la competenza di attribuire il mandato.

«Sono sollevato e contento che i lavori al lotto di Erstfeld possano finalmente partire», ha commentato lunedì Leuenberger.

All’Agenzia telegrafica svizzera, Leuenberger ha poi aggiunto che il cantiere del secolo, proprio per le sue dimensioni, potrebbe riservare ancora qualche sorpresa, soprattutto di carattere geologico.

La decisione della Marti SA dovrebbe sancire invece la parola fine circa le vertenze giuridiche per l’attribuzione finale dei lotti più importanti. «Di sorprese in questo settore non dovrebbero più verificarsi», ha precisato il consigliere federale.

swissinfo e agenzie

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