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America’s Cup: la caccia ad Alinghi è aperta

Chi avrà il privilegio di sfidare il defender Alinghi? Keystone

L'America's Cup ritorna al centro dell'attenzione questo lunedì con l'inizio della Coppa Louis Vuitton. Sono 11 i challenger che si affronteranno per avere l'onore di partecipare alla finale contro Alinghi.

Da parte loro, gli equipaggi svizzeri si sono ritirati in una solitudine molto attiva.

I due battelli SUI 91 e SUI 100 sono condannati a regatare uno contro l’altro sino alla finale che inizierà il 23 giugno prossimo e che vedrà di fronte il defender Alinghi e il challenger vincitore della Coppa Louis Vuitton.

Per le 11 squadre in lizza per questa 32esima Coppa America le cose serie iniziano invece lunedì. Fino al sette maggio si svolgeranno due round Robin, durante i quali ogni squadra affronterà tutti i suoi concorrenti. I primi quattro accederanno alle semifinali, previste tra il 14 e il 25 maggio.

Le due squadre che riusciranno ad aggiudicarsi cinque regate se la vedranno poi nella finale, che si terrà dal primo al 12 giugno. Solo il campione avrà l’onore di sfidare il defender.

Portare a casa la brocca d’argento è il sogno supremo di ogni challenger. Aggiudicarsi la Coppa Louis Vuitton è però già un exploit storico.

Il trio di testa

Sugli 11 challenger impegnati, non tutti hanno questo obiettivo. I velieri che partecipano alla Coppa Louis Vuitton si possono classificare in due gruppi.

Le tre squadre ribattezzate “The Big Three” saranno probabilmente in semifinale. Grazie ai loro budget, Emirates Team New Zealand (NZL), BMW Oracle Racing (USA) e Luna Rossa (ITA) sono riuscite ad ingaggiare i migliori mercenari dell’America’s Cup.

Sconfitti nel 2003 da Alinghi, i neozelandesi hanno sete di rivincita. Guidati dal giovane skipper Dean Barker, si sono aggiudicati la classifica generale degli “Acts”. La squadra, dotata di un impressionante ‘savoir faire’, ha tutto un paese alle spalle.

Finanziato dal magnate d’Oracle, Larry Ellison, e con al timone il neozelandese Chris Dickson, il sindacato statunitense dispone di mezzi colossali. Molti però si chiedono se le personalità forti che formano la colonna vertebrale di questa squadra riusciranno a sopportare la pressione mediatica della manifestazione.

“Ciò che m’interessa è vincere, non partecipare”, afferma lapidario Patrizio Bertelli, patron dell’azienda italiana Prada e del sindacato Luna Rossa Challenge. Con al comando Francesco de Angelis, l’unico skipper italiano ad aver vinto finora la Coppa Louis Vuitton, nel 2000 ad Auckland, Luna Rossa è il terzo grande pretendente alla vittoria.

Gli outsider

A meno di grosse sorprese, dietro al trio di testa le “piccole” squadre cercheranno soprattutto di conquistare il quarto posto, sinonimo di semifinali. I giochi sembrano assai aperti. Classificandosi terza in occasione dell’Act 13, all’inizio di aprile, l’altra squadra italiana Mascalzone Latino era riuscita addirittura a far meglio di Oracle e Luna Rossa. Il team di Vincenzo Onorato è quindi un serio prentendente alle semifinali.

Il Desafío Español ha dato prova di grande regolarità durante le regate preparatorie, classificandosi al quarto rango. Navigando in casa, gli spagnoli potranno contare sul caloroso sostegno del pubblico di Valencia. Malgrado una controprestazione nell’Act 13, gli svedesi del Victory Challenge fanno pure parte del gruppo dei potenziali seminifinalisti.

Altre cinque squadre, infine, potranno saltuariamente dire la loro. Per la prima volta nella storia dell’America’s Cup, una squadra africana – il Team Shosholoza, dal Sudafrica – parteciperà alle regate. I francesi di Areva Challenge e la terza squadra italiana – +39 – potrebbero fare qualche sgambetto alle squadre più blasonate. I tedeschi di United Internet Team Germany e la squadra franco-cinese China Team, entrati tardivamente nella competizione, sono per contro ancora in fase d’apprendistato e difficilmente riusciranno a mettersi in mostra.

swissinfo, Pierre-Antoine Preti / Skippers magazine
(traduzione di Daniele Mariani)

La Coppa Louis Vuitton si disputa dal 16 aprile al 12 giugno. A questa prova partecipano 11 challenger. La squadra che se l’aggiudica ottiene il diritto di affrontare in seguito il defender, nella vera e propria Coppa America. Alinghi difenderà il suo titolo tra il 23 giugno e il 7 luglio.

Creata nel 1851, 45 anni prima dei primi giochi olimpici dell’era moderna (1896), la Coppa America è la competizione sportiva più vecchia ancora esistente.

Vinta nel 2003 dal Team Alinghi di Ernesto Bertarelli, che batte la bandiera della Società nautica di Ginevra, la brocca d’argento è tornata in Europa per la prima volta da quando lasciò l’Inghilterra, 152 anni fa.

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