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André Auer getta la spugna

Adré Auer lascia l'Ufficio federale dell'aviazione civile Keystone

Il direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile lascia il suo incarico. Dal primo settembre lo sostituirà ad interim Max Friedli, direttore dell’Ufficio federale dei trasporti.

È l’epilogo di un’estate di polemiche, sfociata nell’ingiunzione all’aeroporto di Agno di mettersi in regola coi dispositivi di sicurezza.

André Auer ha deciso di lasciare immediatamente la testa dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac). La notizia è stata data dal Dipartimento federale dei trasporti (Datec) diretto da Moritz Leuenberger.

In una conferenza stampa, Leuenberger ha però sottolineato che «Auer non è stato messo alla porta». La decisione è stata «presa di comune accordo nell’interesse dell’Ufac».

In futuro Auer potrebbe dedicarsi alle convenzioni aeree internazionali, campo nel quale gode della fiducia generale. Nulla però è stato ancora deciso definitivamente.

Lacune e ritardi

L’operato dell’Ufac era stato criticato a più riprese, in particolare a riguardo del grounding della Swissair, avvenuto nel 2001. Quest’estate da un gruppo di esperti olandesi, che avevano ravvisato lacune nel sistema di sorveglianza dei trasporti aerei.

Ma le pressioni vere su Auer, 55 anni, sono cominciate il 22 agosto, quando aveva convocato una conferenza stampa a Berna per informare che le procedure di avvicinamento e atterraggio a Lugano-Agno non erano conformi agli standard di sicurezza internazionali e andavano quindi modificate immediatamente.

L’angolo di avvicinamento dovrebbe passare da 11 a 6 gradi e gli aerei dovrebbero essere certificati per questo genere di procedura. Un particolare che metterebbe fuori gioco alcuni tipi di velivoli, proprio quelli delle compagnie interessate ad assicurare i collegamenti con Agno.

Il consigliere federale Moritz Leuenberger in quell’occasione non aveva nascosto un certo disappunto: le norme, infatti, avrebbero dovuto essere adattate già cinque anni fa.

Proteste dal Ticino: proroga accordata

L’annuncio di Auer aveva provocato scalpore e proteste in Ticino. Dopo essere stato lasciato cadere da Swiss, l’aeroporto di Agno vedeva ora messe in pericolo tutte le sue attività.

Il presidente del governo ticinese Marco Borradori era stato ricevuto martedì scorso a Berna dal consigliere federale Moritz Leuenberger. Di fronte a questa situazione, Leuenberger aveva espresso preoccupazione e malcontento, affermando di «non capire come mai si è tollerata per cinque anni una situazione del genere».

Proprio nel giorno dell’annuncio della partenza di Auer, l’Ufac ha deciso di prorogare di due settimane il termine accordato alle autorità politiche ticinesi e ai gestori dell’aeroporto di Agno per prendere posizione sulle discusse misure decise la settimana scorsa.

L’Ufac ha fissato come nuova scadenza il 12 settembre. Entro quella data la Città di Lugano e il governo ticinese sperano di riuscire ad esporre il loro punto di vista e sottoporre scenari alternativi per evitare che l’applicazione della normativa di sicurezza internazionale ostacoli lo sviluppo dello scalo di Agno.

Un ufficio da ristrutturare

Il comunicato del Datec annuncia che la prevista riorganizzazione dell’Ufac sarà affidata a una nuova direzione. Il consigliere federale Leuenberger e il direttore Auer «si sono accordati sull’opportunità di procedere a un cambiamento ai vertici dell’Ufficio». Con questa premessa – prosegue il comunicato – «i necessari interventi di ristrutturazione potranno essere effettuati in modo ottimale nell’interesse dell’Ufficio stesso e dell’aviazione civile svizzera».

L’Ufac si trova attualmente in una delicata fase di ristrutturazione, si legge ancora nel comunicato. La sorveglianza sulla sicurezza aerea, finora intesa come insieme di misure singole, sarà sostituita da una strategia globale e meglio coordinata.

Ciò presuppone non soltanto una rapida e sistematica intensificazione della sorveglianza, ma anche una profonda ristrutturazione dell’Ufac. Entrambe le sfide si inseriscono in un contesto molto complesso e dinamico.

swissinfo e agenzie

1980: primi voli di linea da Lugano – Agno
2003: Swiss sopprime i voli da Berna e Ginevra
12 settembre 2003: nuova scadenza imposta allo scalo ticinese per adeguarsi alle norme internazionali di sicurezza

Dopo le polemiche sulla sicurezza del controllo aereo in Svizzera e l’annuncio di voler far cambiare immediatamente i dispositivi di avvicinamento e atterraggio all’aeroporto di Lugano – Agno, André Auer, direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile ha dato le dimissioni.

Avvocato, il 55enne Auer era stato nominato alla testa dell’Ufac il 1° gennaio 1993. Ha dovuto occuparsi di dossier difficili come quello dell’accordo aereo con la Germania e ha integrato la Svizzera in vari organi internazionali dell’aviazione civile.

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