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Apple sulla cresta dell’onda grazie all’iPod e all’iPhone

L'ultima versione dell'iPhone è stata presentata da Steve Jobs in giugno a San Francisco. Keystone

I nuovi clienti scoprono il mondo di Apple grazie all'iPod e all'iPhone, i computer dell'azienda di Cupertino si fanno largo negli uffici e nelle case e i primi Apple Store s'apprestano ad aprire i battenti in Svizzera.

La prima scommessa del padre di Apple, l’informatico statunitense Steve Jobs, era piuttosto azzardata (e difatti non è stata completamente vinta): nel 1984, venne lanciato sul mercato il Macintosh, un computer dotato di un’interfaccia grafica e un mouse di serie.

L’apparecchio, caratterizzato dal design originale e dall’utilizzazione intuitiva, aveva però un prezzo elevato. Anche le versioni successive non sono riuscite a diventare un prodotto di massa: i computer della Apple hanno infatti sedotto molti appassionati e professionisti attivi in ambiti creativi, ma le aziende che hanno deciso di preferire i Macintosh ai PC equipaggiati con Windows sono poco numerose.

Intuizioni vincenti

La seconda grande sfida di Apple, invece, si è rivelata un successo planetario. Alla fine del 2001, l’azienda di Cupertino (California) decide di lanciarsi nel settore della musica digitale – presidiato dai colossi Philips e Sony – proponendo al pubblico il lettore portatile iPod.

Si tratta di un prodotto innovativo, grande come un pacchetto di carte ed estremamente semplice da utilizzare: un dispositivo tattile circolare permette di percorrere rapidamente la libreria musicale mediante l’uso del solo pollice.

A partire dal 2004, grazie a una diminuzione dei prezzi, le vendite aumentano in modo esponenziale. Oggigiorno, il lettore della Apple è il più diffuso al mondo: ne sono stati finora smerciati 160 milioni di esemplari.

L’altra mossa vincente di Apple è stata quella di legare l’iPod alla piattaforma multimediale iTunes Store, mediante la quale è possibile acquistare canzoni, video e film. I modelli più recenti fungono anche da agenda elettronica.

Anche un telefono

Nel 2007, Apple entra in scena sul mercato della telefonia mobile, proponendo l’iPhone. Si tratta di un cellulare multimediale dotato di un grande schermo tattile. Le funzionalità offerte non sono rivoluzionarie – altri modelli in commercio ne offrono di più –, ma l’oggetto beneficia dell’effetto trainante del suo marchio.

La versione 3G (terza generazione) dell’iPhone, commercializzata a partire dal mese di luglio del 2008, ha avuto un enorme successo. In meno di due mesi, sono stati venduti in tutto il mondo più di sei milioni di apparecchi. Entro la fine di dicembre, Apple prevede di raggiungere i 10 milioni; secondo gli analisti, nel 2009 saranno stati acquistati complessivamente 45 milioni di iPhone.

Migliaia di applicazioni

Apple ha un’ulteriore freccia per il suo arco: App Store, ossia un servizio accessibile via iTunes, che permette – gratuitamente o pagando qualche franco – agli utilizzatori di iPhone e iPod di scaricare applicazioni per i loro apparecchi realizzate da sviluppatori indipendenti.

Il cliente ha soltanto l’imbarazzo della scelta. Può per esempio decidere di installare giochi, programmi di traduzione, di cartografia e persino un’enciclopedia dei medicinali. Il catalogo offre oltre 3’000 diverse applicazioni, e i programmi vengono scaricati decine di milioni di volte.

L’iPhone potrebbe cambiare radicalmente l’intero mondo dell’informatica. «Questo apparecchio mi ha spinto a optare per un Macbook Pro come prossimo computer portatile. Usando l’iPhone, mi sono reso conto che con Apple tutto funzionava meglio», scrive in un forum un utente Apple.

Il sistema d’uso semplice e intuitivo di Apple seduce: molti utilizzatori di prodotti Microsoft, al momento di cambiare materiale cominciano a interessarsi ai prodotti della «mela».

Lo stesso vale per le aziende: l’editore tedesco Axel Springer – che conta circa 10.000 dipendenti – ha recentemente annunciato la decisione di affidare alla Apple l’intero parco informatico, diventando così il più grande gruppo industriale europeo a lavorare su Macintosh.

Oggetti culto

L’immagine positiva dei prodotti Apple e la sua azzeccata strategia di marketing inquietano la concorrenza. Anche se a livello prettamente tecnico non sono perfetti, gli apparecchi con il marchio della mela vengono considerati veri oggetti culto.

Di conseguenza, anche i maggiori fabbricanti di accessori informatici tentano di sfruttare questa fetta di mercato. L’azienda svizzera Logitech, per esempio, non si limita più a vendere prodotti – tastiere, mouse, videocamere, set auricolari – compatibili con i Mac, ma produce oggetti concepiti esclusivamente per le macchine Apple.

Entro la fine del 2008, nella Confederazione saranno inoltre inaugurati i primi Apple Store: due a Zurigo e uno a Ginevra.

Duello con Microsoft

La potente marcia d’avanzamento di Apple riuscirà davvero a incrinare l’egemonia di Microsoft? Anche se circa 22 milioni di persone in tutto il globo utilizzano un Macintosh, la presenza a livello percentuale è molto esigua: soltanto il 3,3% del mercato mondiale (fonte: International Data Corporation).

Ciononostante, nel settore dei computer Apple cresce a una velocità di 4-5 volte superiore rispetto a quella dei propri concorrenti: in questo ambito, la sua cifra d’affari è aumentata del 43% in un anno.

Attualmente, Apple dispone di fondi pari a 20,7 miliardi di dollari (Microsoft: 23,4 miliardi): nel giro di due anni, l’azienda di Cupertino potrebbe raggiungere quota 40 miliardi, diventando così la società con le riserve finanziarie più elevate del pianeta. Un risultato notevole per una ditta che alcuni giudicavano moribonda soltanto quattro anni or sono.

swissinfo, Luigino Canal
(traduzione e adattamento: Andrea Clementi)

Grazie all’iPhone, Apple è diventata un serio concorrente nel settore degli «smartphone» (dispositivo portatile che abbina funzionalità di gestione di dati personali e di telefono).

Presente su questo mercato soltanto da un anno, Apple occupa la terza posizione mondiale (5,3% del mercato), alle spalle di RIM (13,4%) e Nokia (45%).

iTunes procura ad Apple ricavi per oltre tre miliardi di dollari l’anno, una cifra lontana da quelli dei giganti del settore: Amazon guadagna 15 miliardi, eBay 60 miliardi.

Ciononostante, l’importante aumento dei possessori di iPhone e iPod potrebbe modificare sensibilmente la situazione nel corso dei prossimi anni.

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