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Assemblea dell’UDC: giro di vite per asilanti e stranieri

Più di 300 delegati hanno seguito i lavorri dell'assemblea straordinaria dell'UDC Keystone

Meno asssistenza ai richiedenti l'asilo, più controlli alle frontiere e l'appoggio all'iniziativa sull'oro: queste le richeste dei delegati dell'UDC.

Riuniti in assemblea straordinaria a Pratteln (BL), i delegati dell’UDC hanno invitato gli elettori ad approvare l’iniziativa lanciata dal loro partito “contro gli abusi nel diritto di asilo”, che verrà posta in votazione il 24 novembre. Poco prima avevano plebiscitato il catalogo “Sicurezza in Svizzera”, un insieme di misure che prevede un giro di vite nei confronti di stranieri e richiedenti l’asilo.

L’iniziativa chiede in particolare la riduzione delle prestazioni di assistenza accordate ai richiedenti l’asilo e un miglior controllo alle frontiere. La parola d’ordine è stata adottata da 315 delegati senza opposizione. La proposta, respinta sia dal Consiglio federale che dal parlamento, prevede inoltre che non si entri nel merito di una richiesta di asilo qualora questa sia stata inoltrata da una persona proveniente da uno Stato terzo considerato sicuro.

Lotta alla migrazione

La Confederazione, ha dichiarato la consigliera di Stato zurighese Rita Fuhrer, “rifiuta di comprendere il problema dell’asilo e cerca di minimizzarlo in modo inaccettabile. Siamo confrontati” – ha aggiunto – “con una vera migrazione di popoli. Il lavoro causato dagli asilanti ci sta soffocando”, ha aggiunto la Fuhrer. Soprattutto i grandi cantoni devono affrontare difficoltà crescenti.

Per il consigliere nazionale André Bugnon (UDC/VD), i richiedenti l’asilo andrebbero aiutati direttamente nei loro Paesi d’origine piuttosto che accolti da noi. Il consigliere nazionale bernese Hermann Weyenet ha fatto riferimento nel suo intervento all’intenzione di molti Stati confinanti di rafforzare le disposizioni sull’asilo. “Una ragione in più per accettare la nostra iniziativa”, ha aggiunto. A suo parere, la revisione della legge sull’asilo proposta dal Consiglio federale non manterrà le promesse.

Decalogo anticriminalità

I delegati hanno approvato nella seduta di sabato un catalogo anticriminalità – suddiviso in cinque capitoli – per far fronte alla recrudescenza della violenza, di cui sono soprattutto responsabili, a detta dell’UDC, gli stranieri e i richiedenti l’asilo.

Il catalogo enumera una serie di misure per contenere la delinquenza e prevenirla. Si va dal rafforzamento delle frontiere mediante un aumento delle guardie di confine aiutate, se necessario dall’esercito, ad una pratica restrittiva nella concessione dei visti.

L’UDC propone di limitare le analisi delle procedure di asilo a due mesi, sei mesi in caso di ricorso. In particolare l’UDC vuole proteggere la popolazione contro i richiedenti l’asilo macchiatisi di delitti o crimini e garantire il rimpatrio di coloro la cui domanda è stata respinta.

Il catalogo prevede inoltre proposte per migliorare la sicurezza nelle città mediante l’aumento degli effettivi della polizia, nonché il divieto del consumo di droghe e alcol nelle scuole. Per i genitori stranieri con figli violenti a scuola, l’UDC propone di non rinnovare il permesso di soggiorno.

UDC unico partito borghese

Le risoluzioni adottate sono state precedute da un discorso di apertura del presidente del partito Ueli Maurer. Riferendosi al controprogetto del Consiglio federale all’iniziativa sull’oro presentata dall’UDC, che chiede di destinare il provento della vendita delle riserve eccedentarie all’AVS – entrambe in votazione il 22 settembre – ha affermato che la Svizzera deve smetterla di “umiliarsi a livello internazionale”.

Il controprogetto del governo che istituisce la Fondazione svizzera solidale, ha aggiunto, è il risultato di un ricatto contro la Svizzera, una “maledizione”. A suo parere, tutti coloro che si oppongono all’iniziativa dell’UDC sono favorevoli a un aumento delle tasse.

Maurer ha poi denunciato gli inciuci dei due altri partiti borghesi con la
sinistra. “Soprattutto il PPD, ma sfortunatamente anche il PLR, hanno abbandonato le posizioni borghesi in molti campi”. Stando a Maurer, ormai “per i dibattiti di fondo non ci sono che due partiti, l’UDC e gli altri”.

Egli ha anche criticato il Consiglio federale per la decisione di ridurre il tasso di interesse sui capitali del secondo pilastro. Un’iniziativa “tagliata su misura per i due esponenti del partito liberale radicale – la consigliera agli Stati bernese Christine Beerli e il presidente del partito Gerold Bührer – che siedono nel Consiglio di amministrazione della Rentenanstalt”.

swissinfo e agenzie

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