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Baselworld: introiti in calo di 40 milioni

L'ingresso del salone in occasione dell'edizione del 2017 Keystone/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) Il dimezzamento del numero di espositori previsto per quest’anno al salone internazionale dell’orologeria e della gioielleria Baselworld avrà una forte ripercussione sugli introiti della fiera basilese.

Il gruppo MCH, che organizza il salone, prevede un ammanco di 40 milioni di franchi. Motivo di questa riduzione non è soltanto la diminuzione del numero di espositori ma l’adeguamento di prezzi e servizi, spiega il direttore generale di MCH Group René Kamm, intervistato dal giornale “Finanz und Wirtschaft”.

A suo avviso il “consolidamento” dell’industria orologiera continuerà: “Ci saranno forse cinquanta marche di orologi svizzeri tra qualche anno. Un tempo erano oltre 600. Anche il numero dei dettaglianti si ridurrà”.

Nel 2018 gli espositori al salone basilese – che rimarrà la maggiore fiera orologiera al mondo – saranno 600, al massimo 700, contro i 1300 del 2017, in cui se ne sono già contati 200 in meno rispetto al 2016, aveva preannunciato lo scorso novembre Christian Jecker, portavoce di MCH Group. Per bloccare l’emorragia, gli organizzatori concederanno agli espositori prezzi di locazione ridotti del 10%.

Nel 2018, la durata della manifestazione sarà ridotta da otto a sei giorni e si terrà da giovedì 22 marzo a martedì 27.

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