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Basilea vicino alla Champions League

I giocatori della città renana festeggiano il successo Keystone

La squadra di Christian Gross ha superato 3-0 gli slovacchi dello Zilina nel secondo turno preliminare. Manca un solo ostacolo per far parte delle migliori 32 squadre europee.

Glasgow crocevia per entrare nel “gotha” del calcio europeo. Una doppietta di Christian “Jimmy” Gimenez (12′ e 50′), e un gol su punizione di Murat Yakin (23′) hanno regalato il passaggio del turno dopo il pareggio (1-1) di sette giorni fa in Slovacchia.

Un 3-0 rotondo che fa ben sperare in vista del prossimo turno: mercoledì prossimo (14 agosto) a Glasgow, il Basilea sfiderà – nella gara d’andata – il Celtic, il club cattolico della città scozzese (i Rangers invece sono la squadra protestante, ndr).

Il match di ritorno si terrà al St. Jakob Park mercoledì 28 agosto, e già sin d’ora s’annuncia ardua la caccia al biglietto per quella che – tocchiamo ferro – potrebbe essere una serata di festa per il calcio rossocrociato.

Gross ed i suoi potranno senza dubbio contare sul loro affezionato pubblico, anche in trasferta. In poche ore, dopo la vittoria di mercoledì contro lo Zilina, la segreteria del club ha ricevuto centinaia di richieste per la trasferta in terra scozzese.

Una squadra svizzera in Champions League?

Dal 1996, quando il Grasshopper entrò tra le 32 “reginette” d’Europa, non vi è più traccia di squadre svizzere in Champions.

Il più importante torneo continentale per club – e più remunerativo – permetterebbe al Basilea di incassare milioni di franchi, soprattutto grazie ai diritti TV e ai premi in denaro messi in palio.

La rosa dei campioni svizzeri può contare su giocatori esperti come Gimenez, Rossi, Murat Yakin, Züberbühler ed Esposito, ma anche su giovani promettenti come Degen (classe ’83), Atouba (’82), Savic (’81) ed Ergic (’81).

Basilea: un cantone intero al St. Jakob

La “multinazionale” Basilea, voluta e plasmata da Christian Gross dopo la vittoria del campionato, è seguita da un cantone intero, non solo dai fans, ma anche dagli sponsor.

Venticinque milioni di franchi: questo è il budget su cui può contare – per questa stagione, tra coppa e campionato – il club del presidente René A. Jäggi.

Soldi in parte raccolti grazie a sponsor “autoctoni” come Basler Versicherungen, Basler Zeitung, Messe Basel, Radio Basilisk ad altri “prestigiosi” come Nike, Toyota, Swiss Airlines, Manor, Radisson, Sarasin Group, Diners Card, UBS e Novartis.

Alcuni prezzi infine per un’ipotetica azienda che vuole pubblicizzare il proprio marchio tramite il Football Club Basel.

Affittare cinque minuti a partita nei cosiddetti “rulli” pubblicitari a bordo campo, per una lunghezza di sei metri, costa annualmente seimila franchi.

Calcolando che un incontro dura 90 minuti, su ogni pannello pubblicitario – indipendentemente dalla lunghezza, sia essa di sei o di 36 metri – passano 15 pubblicità?

Filippo Frizzi

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