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Blackout in Italia: caccia al colpevole

Semafori spenti in Italia lo scorso 28 settembre Keystone

L'Ufficio federale dell'energia (Ufe) è stupito delle critiche formulate da Roma e Parigi, in merito al rapporto sul blackout in Italia dello scorso 28 settembre.

Italia e Francia contrarie alla decisione svizzera fare autonomamente luce sul blackout.

Stupore in Svizzera per le critiche di non collaborazione avanzate dalle authority per l’energia di Italia e Francia.

La presa di posizione critica dei due Paesi fa seguito alla pubblicazione, lo scorso 25 novembre da parte dell’Ufe, del rapporto sulle cause del blackout d’energia avvenuto in Italia lo scorso 28 settembre.

Il rapporto delle autorità svizzere conferma le indicazioni preliminari già pubblicate dall’Unione per il coordinamento del trasporto dell’elettricità (Ucte).

Inoltre, non indica un colpevole, ma propone semplicemente misure per assicurare l’approvvigionamento di elettricità.

Punto di vista nazionale

Il testo dell’Ufe è stato redatto da «un punto di vista nazionale», come d’altronde faranno i rispettivi uffici italiano e francese, ha precisato al telegiornale della Svizzera tedesca SF-DRS Martin Renggli, capo della Divisione economia e politica dell’energia.

«L’Ufe cercherà attivamente il dialogo con i due Paesi europei. Credo che la faccenda potrà essere risolta», ha aggiunto Renggli.

La Svizzera intende partecipare all’inchiesta che sarà svolta dall’Ucte ed è disposta anche ad avviare discussioni bilaterali.

«Siamo pronti alla cooperazione», ha affermato Renggli.

Le accuse di Italia e Francia

Lunedì 1° dicembre le authority per l’energia italiana e francese avevano accusato la Svizzera di essere venuta meno agli accordi con Francia e Italia e di non collaborare all’istruttoria conoscitiva, promossa congiuntamente lo scorso 6 ottobre.

Anzi l’Ufe – affermano a Roma e Parigi – ha deciso autonomamente, «senza nessuna consultazione preventiva», di pubblicare un documento, che però «non fornisce alcuna dimostrazione poiché la realtà dei fatti non è stata ancora verificata».

L’inchiesta dell’Italia

In Italia i risultati dell’inchiesta sul blackout del ministero delle Attività produttive non saranno noti prima della fine della settimana.

Lo ha precisato lo stesso ministro Antonio Marzano, affermando che «la bozza è quasi pronta» e che si tratterà di un documento «più ampio di quello messo a punto dal Comitato dei gestori europei (l’Unione per il coordinamento del trasporto elettrico in Europa, Ucte, ndr), perché non riguarderà solo l’episodio in sé, che sarà inquadrato nel sistema generale elettrico italiano».

Quanto ai risultati dell’inchiesta il ministro non si è sbilanciato: «Se ci sono responsabilità da qualche parte, lo vedremo quando avremo il rapporto in mano. Io ancora non l’ho ricevuto», ha concluso il ministro italiano delle Attività produttive Antonio Marzano.

swissinfo e agenzie

Stupore in Svizzera per le reazioni critiche di Italia e Francia alla pubblicazione del rapporto ufficiale elvetico sulle cause del blackout che lo scorso 28 settembre ha lasciato l’Italia al buio.

L’Ufficio federale dell’energia ribadisce che il rapporto svizzero non evidenzia alcun colpevole, indicando però le misure da adottare per assicurare l’approvvigionamento elettrico in Europa.

Il ministro italiano delle Attività produttive anticipa per la prossima fine settimana la pubblicazione dei risultati dell’inchiesta realizzata dall’authority italiana dell’energia.

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