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Boom dell’esportazioni per l’industria delle macchine

Anche l'industria degli imballaggi ha registrato un aumento delle esportazioni (David Adair, ex-press)

Il 2006 è stato un buon anno per i settori svizzeri delle macchine, dell'elettrotecnica e della metallurgia. Con una progressione di quasi il 15%, le esportazioni sono in forte crescita.

Questa evoluzione positiva dovrebbe proseguire anche nel 2007.

Swissmem, l’organizzazione mantello dell’industria metalmeccanica ed elettrica svizzera, traccia un bilancio positivo dell’esercizio appena concluso. Nel 2006 le esportazioni globali sono cresciute del 14% a quasi 70 miliardi di franchi.

La dinamica nel settore delle macchine si è fatta sentire in tutti i mercati importanti, afferma Swissmem in un comunicato diffuso mercoledì, sottolineando che “grazie alla forte domanda dell’economia elvetica e all’importante crescita di quella mondiale, il mercato ha registrato un’evoluzione particolarmente positiva”.

Forte crescita delle esportazioni

Le esportazioni verso Germania, Francia, Italia, Olanda e Austria, i mercati più importanti dell’Unione Europea per l’industria delle macchine, presentano una crescita globale del 13%.

Un notevole balzo in avanti è stato registrato in Polonia (+24,6%) e nella Repubblica Ceca (+20,3%). “Il sì popolare alla Legge sulla cooperazione con gli Stati dell’Europa dell’Est del 26 novembre scorso ha incoraggiato le esportazioni verso questi paesi”, si legge nel comunicato di Swissmem.

Le esportazioni verso l’Asia, secondo mercato più importante per l’industria MEM, sono dal canto loro aumentate globalmente del 14,2%, grazie soprattutto alla crescita delle vendite in Cina, Corea del Sud ed India. Anche le vendite negli Stati Uniti registrano un’evoluzione positiva: + 8,3%.

Ottimismo per il 2007

Le commesse sono globalmente cresciute di un quinto nel 2006 rispetto all’anno precedente. Ad aumentare sono state sia le comande dall’estero (+22%), sia quelle dalla Svizzera (+10,3%), si legge nella nota.

Dati rallegranti anche per quanto riguarda il numero di persone impiegate nel settore, cresciute nel giro di un anno del 3% a 318’500 persone.

Per l’anno in corso Swissmem non nasconde il suo ottimismo: “Tenendo conto delle buone prospettive per la congiuntura svizzera e dei forti stimoli che ci vengono dal mercato europeo, in particolare dall’Europa dell’Est, nel 2007 ci aspettiamo un’ulteriore crescita”, afferma.

L’evoluzione della congiuntura mondiale rimane però un fattore d’incertezza di cui occorre tenere conto: “La rivalutazione del franco svizzero rispetto alle valute più importanti potrebbe frenare le comande per l’industria MEM elvetica”.

Obiettivi politici

Nel comunicato diffuso mercoledì l’organizzazione coglie l’occasione per incoraggiare il progetto attualmente in consultazione della legge sul cosiddetto “Principio del Cassis di Digione”. Esso prevede “di eliminare la discriminazione dei fabbricanti svizzeri, di mantenere la priorità degli accordi bilaterali e di tener conto degli impegni presi con l’Organizzazione mondiale del commercio”, afferma Swissmem.

Riguardo alla discussione attuale sulla prevista penuria di elettricità, il presidente dell’organizzazione Johann Niklaus Schneider-Amman esige “che si riconosca e che si manifesti una volontà generale in favore della strategia per lo sviluppo dell’energia nucleare”.

swissinfo e agenzie

Esportazioni registrate dal settore MEM nel 2006: 69,8 miliardi di franchi (+13,9% rispetto al 2005)
Fatturato: +10,9% rispetto al 2005
Lavoratori impiegati nel settore MEM nel 2006: 318’499 (+2,9%)

Swissmem rappresenta oggi 925 imprese svizzere dell’industria delle macchine, dell’elettrotecnica e della metallurgia.

Solo 290 di loro hanno partecipato al sondaggio sulle entrate e sulle commese per il 2006.

Il tasso di esportazioni dell’industria MEM elvetica è superiore a quello dell’industria farmaceutica o orologiera.

Con il 17,4% delle vendite totali, la Germania rappresenta il mercato d’esportazioni più importante.

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