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Borsa svizzera: mattinata in calo

(Keystone-ATS) Mattinata in calo per la Borsa svizzera: alle 11.15 l’indice principale SMI cede lo 0,69% a 8’975.23 punti, quello allargato SPI lo 0,56% a 10’228.28 punti.

I mercati mondiali sono indeboliti dalla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sciogliere due forum economici presso la Casa Bianca composti da diversi Ceo, dopo le critiche in seguito ai commenti sui fatti di Charlottesville. Inoltre i verbali della riunione della Federal Reserve pubblicate ieri sera hanno mostrato qualche segno di preoccupazione per un’inflazione che potrebbe rimanere al di sotto del 2% per più di quanto attualmente previsto, allontanando la prospettiva di un rialzo dei tassi nell’immediato.

Tra le blue chip elvetiche subito sotto pressione Geberit (-5,49%), che ha pubblicato risultati semestrali deludenti. Anche Swisscom ha reso note le sue cifre – superiori alle attese – e perde lo 0,44% dopo un avvio positivo.

Tutte i titoli del listino principale sono in calo eccetto Lonza (+0,99%) e Sika (+0,67%). Particolarmente pesanti sono le due grandi banche: UBS cede l’1,51% e Credit Suisse l’1,17%. Da parte sua Julius Bär limita le perdite a un -0,55%. Quanto ai pesi massimi difensivi Nestlé scende dello 0,49%, Novartis dello 0,79% e Roche dello 0,53%.

Nel mercato allargato sono molte le aziende che hanno presentato oggi i conti semestrali: Straumann guadagna il 7,49%, Ascom il 4,86% e Cicor l’1,90% mentre Cham Paper Group è invariata e Kudelski (-4,93%), Hochdorf (-4,10%), Von Roll (-3,92%), Walter Meier (-2,08%), Bell (-0,23%), Banca cantonale vodese (-0,21%) e Banca Linth (-0,20%) sono in flessione.

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