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Borsa svizzera: chiude al ribasso (SMI -0,88%)

(Keystone-ATS) Partita al ribasso, la Borsa svizzera ha continua a perdere punti recuperandone comunque alcuni sul finale. Al termine delle contrattazioni l’indice principale SMI cedeva lo 0,88% a quota 8’143,76 punti. L’SPI scendeva dello 0,85% a 8’814,08 punti.

Dopo i guadagni degli ultimi due giorni, sui listini hanno pesato oggi le incertezze sulla Brexit, ma anche il calo delle esportazioni cinesi (-4,1%). Gli analisti sono poi in attesa di indicazioni sulle politiche della Fed la prossima settimana.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Ieri, la Banca Mondiale ha tagliato le stime di crescita a livello planetario. Il prodotto interno lordo (PIL) aumenterà quest’anno del 2,4%, meno del 2,9% precedentemente stimato. Oggi è comunque continuato ad aumentare il prezzo del petrolio, che ha superato i 51 dollari al barile toccando i nuovi massimi da otto mesi, ciò che ha inciso positivamente sull’avvio di Wall Street.

Solo tre dei 20 principali titoli svizzeri hanno chiuso in attivo. In testa alla classifica si è posta Richemont (+1,73% a 61,60 franchi), seguita a ruota da Swatch (+1,22% a 308 franchi). In crescita anche LafargeHolcim (+0,09% a 44,69 franchi), mentre gli altri titoli più legati alla congiuntura hanno terminato la giornata in calo: ABB -1,10 a 20,65 franchi, Adecco 1,32% a 59,70 franchi e Geberit -0,44% a 381,40 franchi.

A spingere al ribasso il listino sono stati in particolare i farmaceutici Roche (-1,30% a 257,50 franchi), che oggi ha comunque ottenuto il via libera europeo per una combinazione di Avastin con Tarceva per il trattamento di un tipo di cancro ai polmoni, e Novartis (-1,26% a 78,20 franchi) che ha presentato nuovi dati sul medicinale Cosentyx al congresso europeo di reumatologia. Sono state più contenute le perdite di Nestlé (-0,74% a 73,40 franchi).

Tra i bancari, che oggi erano sotto pressione in tutta Europa, le perdite maggiori sono state registrare da CS (-1,15% a 12,90 franchi), seguito da UBS (-0,68 a 14,53 franchi) e Julius Bär (-0,60% a 43,14 franchi).

La giornata è stata più pesante per gli assicurativi: Swiss Life ha ceduto l’1,55% a 247,30 franchi, Swiss Re ha perso l’1,31% a 86,90 e infine Zurich ha lasciato sul terreno l’1,07% portandosi a 231,20 franchi. Tra i cali superiori all’1% vi è quello di Givaudan (-1,38% a 1862 franchi).

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