Borsa svizzera chiude debole, SMI -0,13%
(Keystone-ATS) L’acuirsi della crisi del debito in Grecia e Spagna ha tenuto banco oggi sui principali mercati borsistici europei, svizzero incluso, con i listini praticamente sempre sotto la parità. In chiusura, l’indice dei valori guida SMI delle blue chip ha perso lo 0,13% a 6597,22 punti. Quello allargato SPI ha ceduto lo 0,16% a 6101,60 punti.
Il governo di Atene ha respinto oggi le notizie pubblicate dal settimanale tedesco “Der Spiegel” che sostiene un raddoppio del deficit di bilancio ellenico a 20 miliardi di euro. Il quotidiano greco “Kathimerini”, citando un funzionario del ministero delle Finanze, ha sottolineato che il deficit di bilancio è di 13,5 miliardi di euro e sarà coperto dagli 11,5 miliardi di euro di tagli e 2 miliardi di euro di aumenti delle tasse che la Grecia sta negoziando con i creditori.
Quanto alla Spagna, stando al commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, l’attuale esitazione di Madrid sulla richiesta di aiuti all’Ue potrebbe costare cara. “Non è una decisione semplice, ma restare nell’incertezza è molto rischioso”, ha spiegato.
Sotto pressione in particolare i titoli bancari, con UBS in flessione dell’1,07% a 12,03 franchi, Credit Suisse dell’1,99% a 21,17 franchi. In ripresa invece Julius Baer che ha chiuso poco sopra la parità: +0,12% a 33,67 franchi. In calo gli assicurativi, con Zurich Insurance in arretramento dello 0,75% a 238,60 franchi e Swiss Re dello 0,24% a 62,20 franchi.
Tra i pesi massimi difensivi, Roche ha ceduto lo 0,17% a 178,70 franchi, mentre Novartis è avanzata dello 0,61% a 57,55 franchi. Nestlé ha chiuso appena sotto la linea: -0,08% a 59,35 franchi.
Tra i pochi titoli in crescita figurano Transocean (+3,11% a 44,75 franchi) e Actelion (+0,78% a 47,52 franchi).
Il gruppo agrochimico Syngenta ha terminato poco mosso (+0,03% a 344 franchi).