Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,53%
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo, con l’indice SMI dei principali titoli in progressione dello 0,53% a 9’398,37 punti, mentre l’indice complessivo SPI è salito dello 0,46% a quota 10’986,72.
I mercati hanno guardato con soddisfazione ai “sostanziali progressi” raggiunti nel negoziato commerciale tra USA e Pechino al termine del settimo round di colloqui chiusosi ieri a Washington. Gli investitori si sono detti in particolare sollevati dopo la decisione di Donald Trump di rinviare gli aumenti tariffari sui prodotti importati dalla Cina.
Sulla piazza finanziaria zurighese i listini sono stati sostenuti dai bancari: UBS ha allungato dell’1,33% (a 12.53 franchi), Credit Suisse dell’1,93% (a 12.13 franchi) e Julius Bär del 3,44% (a 41.78 franchi). Robusta, nello stesso comparto finanziario, anche la performance degli assicurativi Zurich Insurance (+0,70% a 328.60 franchi) e Swiss Life (+1,24% a 423.80 franchi), mentre Swiss Re ha chiuso piatta (a 98.44 franchi). Nel segmento del lusso Richemont è cresciuta dell’1,56% (a 75.52 franchi) e Swatch del 3,63% (a 294.40 franchi).
Tra i pesi massimi difensivi sono rimasti sopra la soglia della parità il gigante dell’alimentare Nestlé (+0,15% a 91.08 franchi) e Novartis (+0,37% a 91.20 franchi). Debole invece Roche (-0,29% a 276.40 franchi), che stamane ha indicato di aver rilevato Spark Therapeutics, società americana specializzata nelle terapie geniche, per un importo di 4,3 miliardi di dollari. In una nota Roche ha precisato che i consigli d’amministrazione delle due società hanno approvato la transazione all’unanimità. Lonza, che ha annunciato una riorganizzazione interna, ha messo a segno un progresso del 3,98% (a 297.90 franchi).
Sul mercato allargato Santhera ha fatto un balzo del 124,17% (a 12.80 franchi): uno studio a lungo termine ha dimostrato l’efficacia del prodotto principale della società – Idebenon – che gli analisti ritengono abbia un potenziale di vendita di oltre un miliardo di dollari. Elma, che ha annunciato per il 2018 un aumento di vendite, nuovi ordini e utile netto, è progredita del 15,52% (a 402.00 franchi).