Borsa svizzera chiude leggermente negativa, SMI -0,09%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso la settimana di contrattazioni in leggero ribasso, con l’indice SMI dei titoli guida che ha ceduto lo 0,09% a 8’892.17 punti, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,08% a quota 8’785,55.
Dopo sei sedute in rialzo gli operatori sono rimasti prudenti in attesa dei risultati del cruciale incontro dei ministri delle finanze europei sull’estensione del programma di aiuti alla Grecia.
“Ci sono ragioni per essere ottimisti, ma è molto difficile, è una situazione abbastanza complicata”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. I mercati, stando agli analisti, hanno reagito con scetticismo e alcuni investitori hanno proceduto a prese di beneficio.
Sulla piazza di Zurigo i titoli più resistenti alla crisi hanno avuto un andamento contrastante. Il gigante dell’alimentare Nestlé ha fatto un passo indietro (-0,14% a 71.90 franchi), così come Novartis (-0,98% a 96.30 franchi), mentre Roche ha chiuso a +0,86% (a 257.80 franchi).
Tra i bancari Credit Suisse (+1,77% a 23.53 franchi) ha fatto meglio di UBS (+0,24% a 16.51 franchi) e soprattutto di Julius Bär che è scivolata all’indietro dell’1,23% (a 44.28 franchi). Non è sfuggito al movimento al ribasso il segmento del lusso, con Swatch in arretramento dello 0,88% (a 426.80 franchi) e Richemont dello 0,12% (a 84.25 franchi).
Prevalentemente positivi i valori ciclici come ABB (+0,30% a 20.26 franchi), Adecco (+1,06% a 76.20 franchi) e Geberit (+0,88% a 331.80 franchi).
Sul mercato allargato Straumann ha guadagnato il 2,33% dopo un balzo in mattinata superiore al 4%: ieri il gruppo basilese specializzato nella produzione di impianti dentali ha annunciato una riduzione delle retribuzioni del 5%. Meyer Burger, caratterizzata da forte volatilità e già ieri in perdita di velocità, ha ceduto un ulteriore 5,10% (a 7.26 franchi).