Borsa svizzera: mattinata in ribasso
(Keystone-ATS) La mattinata si presenta in ribasso alla borsa svizzera: alle 11.30 l’indice dei valori guida SMI segnava 8217,43 punti, in flessione dello 0,41% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,36% a 8959,95 punti.
Come era nelle attese i volumi di contrattazione sono minimi, complice anche la mancanza di impulsi. Molti investitori hanno già chiuso i libri contabili e come nei giorni scorsi disertano chiaramente le piazze finanziarie.
Lo sguardo di tutti gli operatori è già rivolto al 2017. L’interrogativo di fondo riguarda la ripresa del mercato dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca: la tendenza continuerà?
Sull’arco dell’anno l’SMI ha perso circa il 7%. Tenendo conto dei dividendi la perdita si riduce al 3%. Il bilancio è un po’ migliore per SPI, che conteggia i dividendi e che ha lasciato sul terreno circa l’1,5%.
Particolarmente negativi sono oggi i bancari UBS (-0,88%), Credit Suisse (-1,50%) e Julius Bär (-1,08%). Il settore rimane sul chi vive e segue con attenzione le vicende legate all’italiana Monte dei Paschi di Siena. Le vendite del comparto finanziario interessano meno gli assicurativi Zurich (-0,32%), Swiss Life (-0,28%) e Swiss Re (-0,10%).
Male orientati sono pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,46%), Adecco (-0,45%), Geberit (-0,12%) e LafargeHolcim (-0,55%). Nel segmento del lusso Swatch (+0,13%) si muove meglio di Richemont (-0,30%).
Non sfuggono alla tendenza generale i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,20%), Novartis (-0,34%) e Roche (-0,81%). Costantemente al centro di voci relative a una possibile fusione, Actelion (-0,67%) è partita bene ma è andata poi spegnendosi.
Il mercato allargato non offre oggi novità di rilievo. Evolva (-2,74%) soffre per i realizzi di guadagno, dopo che negli scorsi giorni il corso era salito notevolmente in seguito a un brevetto ottenuto negli Usa.
