Borsa svizzera: rimane orientata al rialzo
(Keystone-ATS) La borsa svizzera rimane saldamente orientata al rialzo: alle 15.20 l’indice dei valori guida SMI segnava 8804,40 punti, in progressione dello 0,75% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,73% a 8980,24 punti.
Gli operatori spiegano il movimento fra l’altro con il leggero indebolimento del dollaro. Gli ottimisti prevedono ora il superamento della soglia dei 9000 punti, mentre i pessimisti scommettano su mercati molto volatili, tutti tesi a interrogarsi sui tempi della stretta monetaria negli Usa.
Per quanto riguarda i singoli titoli in negativo continua ad essere Zurich (-1,87%), che a sorpresa ha annunciato la rinuncia ad acquisire l’inglese RSA, una decisione legata alle perdite nel settore danni. I commentatori prendono atto con favore dell’abbandono dei progetti di fusione, ma l’azione soffre per l’avvertimento sugli utili. Nello stesso segmento assicurativo il sole spende per contro su Swiss Re (+1,31%).
In ordine sparso si presentano i bancari UBS (+0,48%), Credit Suisse (-0,08%) – che sembra scontare l’incertezza riguardo al futuro – e Julius Bär (+0,83%): quest’ultimo istituto ha fatto sapere di aver concluso il processo di integrazione delle attività internazionali di gestione patrimoniale di Merrill-Lynch.
Hanno guadagnato terreno rispetto alla mattinata la maggior parte dei valori più sensibili alla congiuntura come ABB (+0,63%), Adecco (+1,51%), Geberit (+0,72%), mentre continua ad arrancare LafargeHolcim (-1,06%). Nel segmento del lusso Swatch (-0,05%) e Richemont (-0,07%) sono ancora ferme al palo.
Givaudan (0,99%) ha in programma domani e dopodomani a Singapore le sue giornate degli investitori. Forniscono un importante traino del listino i pesi massimi Nestlé (+0,82%), Novartis (+1,29%) e Roche (+1,17%).
Nel mercato allargato sotto pressione risulta Gottex (-9,68%), dopo semestrali deludenti. In evidenza per contro Temenos (+4,25%), grazie all’acquisizione di nuovi clienti.