
Borsa svizzera: rimane orientata al ribasso
(Keystone-ATS) La borsa svizzera rimane orientata a un leggero ribasso: alle 15.30 l’indice dei valori guida SMI segnava 6449,12 punti (-0,14% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,13% a 5882,17 punti.
Dopo aver aperto in negativo sulla scia delle chiusure deboli dei mercati asiatici e, venerdì, di Wall Street, il mercato ha tentato un timido recupero, azzerato però dalla notizia di un nuovo forte terremoto in Giappone. In seguito vi è poi stata anche una fugace sortita in territorio positivo. Gli operatori parlano di movimenti senza un orientamento preciso: oggi non sono previsti dati congiunturali importanti e solo a piazze europee chiuse comincerà una nuova stagione dei risultati trimestrali. Ad aprire le danze sarà negli Usa, come da tradizione, Alcoa.
Sul fronte interno l’attenzione è concentrata su due acquisizioni: Meyer Burger (-2,29%) vuole rilevare la tedesca Roth & Rau, mentre Schulthess (+11,64%) è finita nel mirino della svedese NIBE. Dagli analisti la prima operazione viene giudicata come strategicamente corretta ma con elevati costi, mentre per la seconda si parla di un prezzo abbastanza basso. Queste notizie danno inoltre nuova linfa a voci su altre fusioni, ciò che stimola un mercato attualmente poco dinamico e in parte frenato anche dalla festività locale zurighese del “Sechseläuten”.
Per quanto riguarda il listino principale Novartis (-0,59%) ha annunciato il blocco dello sviluppo del farmaco Tasigna per il trattamento dei tumori all’apparato gastrointestinale e una limitazione della sua domanda di estensione dell’omologazione di un altro antitumorale, l’Afinotor. In positivo sono gli altri due difensivi di peso, Roche (+0,75%) e Nestlé (+0,19%).
Fermi al palo appaiono i bancari UBS (invariata) e Credit Suisse (+0,02%), mentre sono scivolati all’indietro gli assicurativi Swiss Re (-0,97%) e Zurich (-0,65%). Per quanto riguarda i titoli più legati alla congiuntura soffrono ABB (-1,33%) e Holcim (-1,24%), mentre in ripresa è Adecco (+0,42%). Swatch (+0,07%) è praticamente invariata: in un’intervista pubblicata nel fine settimana il numero uno Nick Hayek ha fatto sapere che la forza del franco è costata al gruppo 150 milioni nei primi tre mesi del 2011.
Per quanto riguarda il mercato allargato, già detto di Meyer Burger e Schulthess, rimane da segnalare Burkhalter (+7,34%), che ha pubblicato buoni risultati relativi al 2010 e annunciato la distribuzione di un dividendo esente da imposte.