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Boschi elvetici sani nonostante l’inquinamento

Il bosco svizzero non muore. Soffre però di stress e di eccessivo invecchiamento. Keystone

Non muore più, ma invecchia troppo perché non utilizzato a sufficienza: questa l'analisi del bosco svizzero risultante dal Rapporto forestale 2005.

Il bosco continua ad avanzare. Ogni anno guadagna una superficie pari a quella del lago di Thun, nel canton Berna.

Il Rapporto forestale 2005 è stato pubblicato dall’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), nonché dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL). Da esso risulta che, globalmente, i boschi svizzeri godono di buona salute. Inquinamento, siccità, tempeste e bostrico ne compromettono però le prestazioni e l’economia forestale elvetica ha l’acqua alla gola.

Il documento presentato lunedì a Berna in conferenza stampa, si fonda sulla nozione di sviluppo sostenibile. Accanto alla salvaguardia della biodiversità, il bosco deve garantire ad esempio la sicurezza contro gli smottamenti. È inoltre importante che il bosco permetta di produrre pregiato materiale da costruzione e legna da utilizzare quale fonte d’energia, ha spiegato Willy Geiger, vicedirettore dell’UFAFP.

Approccio globale

«La foresta svizzera è uno spazio multifunzionale che deve rimanere tale», ha detto Geiger.

Fino a qualche anno fa si pensava bastasse gettare uno sguardo alle chiome degli alberi (inventari sanasilva) per valutare la salute del bosco. Oggi invece l’opinione dominante è cambiata: «Tale aspetto non è che un indicatore, che non dà informazioni sulle cause del problema». Per questa ragione, gli inventari sanasilva sono stati integrati in un rapporto forestale completo.

Concretamente il bosco sarà ormai analizzato da capo a piedi utilizzando 38 diversi indicatori basati su criteri come le risorse (superficie forestale e provvigione legnosa), salute e vitalità, utilizzazione (legname ma anche altri prodotti), diversità biologica, funzione protettiva ed importanza per l’economia e la società. Questi fattori di sostenibilità sono stati adottati dai ministri europei responsabili del settore forestale nel 1998.

La prima edizione del lavoro rivela che il bosco è in forte espansione e si estende ogni anno di una superficie pari a quella del lago di Thun, nel canton Berna, ossia di 50 km2. Questo fenomeno è particolarmente importante a Sud delle Alpi. La foresta aumenta anche di volume, invecchia e diventa più scura.

Economia forestale in crisi

Se le foreste godono di buona salute, non si può dire altrettanto dell’economia forestale. Essa si trova infatti in stato di crisi, a causa del basso prezzo del legno e dei costi di produzione particolarmente elevati. La concorrenza straniera ha implicato la perdita di numerosi impieghi nel corso degli ultimi anni. L’unico punto positivo è la forte crescita della domanda di legno per produrre energia.

Per far fronte a questa crisi, il rapporto contiene anche alcune conclusioni di tipo politico, conformi agli orientamenti della revisione parziale della legge forestale inviata in consultazione dal governo il 29 giugno. Tra questi vi sono la fissazione da parte della Confederazione di condizioni quadro che permettano ai privati un maggiore e più efficace sfruttamento delle foreste, ad esempio estendendo le superfici in cui è ammesso tagliare completamente il bosco.

Allo stesso tempo è necessario che Confederazione e Cantoni allentino i cordoni della borsa. Alcuni compiti come la salvaguardia della biodiversità e la funzione protettiva dei boschi devono essere finanziati dall’ente pubblico, ha precisato Geiger.

Reazioni

Le conclusioni del Rapporto forestale 2005 non convincono i difensori dell’ambiente, che temono l’eccessivo utilizzo dei boschi. In un comunicato diffuso lunedì, Pro Natura afferma che la revisione della legge forestale mette in pericolo la biodiversità senza garantire al contempo dei reali vantaggi per l’economia.

Soddisfatta invece l’organizzazione mantello dell’industria del legno elvetica Lignum: «L’analisi mette finalmente in evidenza l’utilizzo insufficiente di questa materia prima e la difficile situazione per l’economia forestale», si legge in una nota.

swissinfo e agenzie

Superficie forestale svizzera: 1,2 mio. di ha (ca. 30% della superficie nazionale).
Di cui: 73% bosco pubblico e 27% bosco privato.
Crescita del legno: 9,8 mio m3 annui.
Personale impiegato nell’economia forestale: 7300 persone ca.
Personale impiegato nell’economia del legno: 73’400 persone ca.

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