Brexit: Balcani si interrogano su notizia shock
(Keystone-ATS) La decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione europea domina anche in tutti i media della regione balcanica, i cui Paesi per la gran parte aspirano a entrare nella Unione europea.
Membri dell’Unione sono Romania e Bulgaria (entrate insieme nel 2007), Slovenia (membro dal 2004) e Croazia (ultima arrivata nella Ue nel 2013).
Per tutti gli altri Paesi della ex Jugoslavia, insieme all’Albania, l’integrazione europea è l’obiettivo principale delle rispettive politiche nazionali. Serbia e Montenegro hanno già avviato il negoziato di adesione, la Bosnia-Erzegovina ha presentato domanda per ottenere lo status di Paese candidato, la Macedonia tale status ce l’ha dal 2005 ma non ha ancora cominciato il negoziato di adesione per l’opposizione della Grecia e l’annosa disputa sul nome. Il Kosovo, indipendente dalla Serbia dal 17 febbraio 2008, ha concluso l’Accordo di associazione e stabilizzazione (Asa) con l’Unione e spera in un rapido cammino verso lo status di Paese candidato, chiedendo in primo luogo l’abolizione dell’obbligo del visto per i kosovari in viaggio nella Ue.
Agenzie, radio, tv, giornali online e principali portali della regione hanno seguito da vicino i risultati del referendum sulla Brexit, e tutti i notiziari aprono con la notizia shock del successo del ‘Leave’. Il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic ha detto stamane che l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue non avrà alcun impatto sul cammino europeo di Belgrado. Secondo il giornale di Zagabria Jutarnji list si tratta del cambiamento più importante e sensazionale dalla disintegrazione dell’Urss nel 1991, che pone il mondo dinanzi a un periodo di grande insicurezza e instabilità. Il portale montenegrino CdM parla di ‘giorno storice’, mentre il giornale bosniaco Nezavisne Novine scrive che il sì alla Brexit è un ‘giorno triste per l’Unione europee’. Anche in Macedonia i media danno grande risalto alla Brexit, e l’edizione in lingua macedone dell’emittente Deutsche Welle parla apertamente di ‘catastrofe’.