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Brilla un po’ meno il lusso Richemont

Richemont intende trasferire la sede da Zugo a Ginevra Keystone Archive

Il gruppo che controlla numerose marche prestigiose ha registrato una diminuzione dell'utile nel 2001. Flessione dell'1% del giro di affari.

A fine esercizio 2001/2002, l’utile conseguito dalla Richemont è sceso del 15 per cento a 826 milioni di euro (1,21 miliardi di franchi) rispetto al periodo contabile precedente. Il fatturato del gruppo attivo nei prodotti di lusso è invece aumentato del 5 per cento per fissarsi a 3,86 miliardi di euro.

Non tenuto conto delle acquisizioni, il giro d’affari evidenza una flessione dell’1 per cento. L’utile operativo – indica una nota del gruppo – ha registrato un calo del 32 per cento a 482 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione propone un dividendo di 0,32 euro per azioni, il 7 per cento in più dell’anno passato.

Fanno parte della società grandi marche come Cartier, Vacheron Constantin, Baume & Mercier, Jaeger-LeCoultre, IWC, Piaget, Van Cleef & Arpels, Dunhill e Montblanc. Il gruppo detiene anche una partecipazione nella società BAT, numero due mondiale nel settore del tabacco.

Un risultato “deludente”

Richemont attribuisce il calo della redditività all’aumento del 14 per cento registrato dalle spese operative, legate in particolare all’estensione della rete di vendita. Johann Rupert, presidente della direzione, citato nella nota, ha definito «deludenti» i risultati dell’esercizio 2001/02.

La domanda di prodotti di lusso è in calo dal quarto trimestre 2000, in particolare negli Stati Uniti. Anche il mercato europeo si è rivelato poco dinamico. Le vendite sono evolute positivamente in Giappone, malgrado la stagnazione economica e l’indebolimento dello yen.

Per quanto riguarda l’esercizio corrente, nei mesi di aprile e maggio il giro d’affari praticamente ha registrato una stagnazione. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 4 per cento, ma il giro d’affari all’ingrosso è rimasto debole. L’andamento per il resto dell’anno dipenderà dall’evoluzione della congiuntura sui principali mercati.

Trasferimento probabile della sede principale

Nel corso dell’assemblea programmata per il 12 settembre, gli azionisti dovranno decidere se spostare la sede del gruppo da Zugo a Ginevra, città quest’ultima dove si concentrano molte attività della società.

Il trasferimento si inserisce in una ristrutturazione delle operazioni del gruppo che riguarda in particolare la Svizzera, paese in cui Richemont ha in organico di 4’800 persone. Da notare che presso la sede principale sono occupate solo poche persone. effettivi.

Non sono previste soppressioni di impieghi, anche se alcune società saranno fuse in un’unica entità legale. Ciò non toccherà tuttavia l’indipendenza dei vari marchi, ha indicato il gruppo.

swissinfo e agenzie

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