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Cablecom sopprimerà 260 impieghi

Ristrutturazione in casa del provider numero uno di servizi via cavo in Svizzera Keystone

Il principale operatore via cavo in Svizzera, acquistato dalla società americana Liberty Global, stralcia il 15% degli effettivi entro il 2006.

La ristrutturazione si tradurrà in 80 licenziamenti già a partire dal 2005. Il resto verrà assorbito dalle fluttuazioni naturali e dai pensionamenti anticipati.

Cablecom, il numero uno elvetico nel settore delle telecomunicazioni via cavo, recentemente acquistato dalla società americana Liberty Global, si riorganizza tagliando sugli effettivi.

I licenziamenti partono già dalla fine dell’esercizio in corso, quindi entro la fine dell’anno. Il provvedimento segue un periodo di crescita rapida e sostenuta iniziato nel 2003, che aveva permesso di creare 400 impieghi per un totale di 1750.

La riorganizzazione riguarderà principalmente i settori Network Management, Technology, le funzioni Support e l’alto Management. I singoli settori avvieranno il taglio ai posti di lavoro entro fine novembre in collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori. L’azienda ha attivato un CareCenter e una borsa lavoro ed ha elaborato un piano sociale.

I motivi della riorganizzazione

La riorganizzazione, che Cablecom aveva programmato da tempo, ha come motivo l’acceso clima concorrenziale che vige nel settore delle telecomunicazioni. I cicli di innovazione sono sempre più brevi, spiega Cablecom in un comunicato, e il progresso tecnologico impone di adeguarsi a questo andamento.

Nelle ultime settimane, la fusione con UPC Broadband, una compagnia che fa parte del gruppo Liberty Global, ha fatto emergere la possibilità di sinergie potenziali nei singoli settori aziendali.

Rudolf Fischer, Managing Director di Cablecom, ha dichiarato: «Nell’ambito del piano sociale che abbiamo elaborato, faremo tutto il possibile per effettuare la riduzione di posti di lavoro in modo socialmente sostenibile, limitando al minimo il numero dei licenziamenti.»

Investire nei servizi

L’obiettivo dichiarato dell’azienda è quello di conquistare la seconda posizione in assoluto sul mercato svizzero delle telecomunicazioni (non solo come provider via cavo) continuando ad investire nell’infrastruttura, nei prodotti e soprattutto nei servizi.

Cablecom dichiara di voler creare nuovi posti di lavoro: infatti l’azienda dispone attualmente di 30 posti vacanti in diversi settori aziendali.

Sindacati molto critici

Il Sindacato della comunicazione non ha risparmiato critiche all’azienda e le ha chiesto di fare marcia indietro.

Per evitare i licenziamenti, il sindacato esige «l’apertura immediata di negoziati». Inoltre condanna il modo di agire di Cablecom, che «a disprezzo di tutte le regole del partenariato sociale non ha giudicato necessario avviare delle trattative prima di prendere le sue decisioni di ristrutturazione».

Il sindacato si dice inoltre «scioccato nel constatare che i nuovi proprietari statunitensi dell’azienda scelgano una politica di soppressione dei posti di lavoro, invece di investire nello sviluppo del principale operatore via cavo svizzero».

swissinfo e agenzie

Cablecom conta attualmente circa 1750 impiegati.
La ristrutturazione prevede il taglio di 260 posti (15% degli effettivi), di cui 80 licenziamenti.
L’operatore è attivo nella telefonia fissa, l’internet a banda larga e la televisione via cavo.
È presente in 14 delle principali città svizzere.
Cablecom è stato di recente acquistato dalla società americana Liberty Global per circa 2,8 miliardi di franchi.

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