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Calo dei visitatori dei musei nazionali svizzeri

Il museo nazionale svizzero di Zurigo riunisce la più grande raccolta dedicata alla storia culturale del Paese Keystone

Un anno ricco d'esposizioni. Ecco la strategia del gruppo Musée suisse per lottare contro il calo del numero di visitatori che ha colpito in modo sensibile le sue antenne zurighesi.

Dopo un 2006 alquanto turbolento i musei nazionali intendono dotarsi di un nuovo statuto giuridico. È inoltre prevista la nomina di un nuovo direttore del Museo nazionale svizzero.

Le mostre del gruppo Musée Suisse, cui fanno capo istituzioni come il Museo nazionale svizzero di Zurigo e il Museo doganale di Gandria, sono state viste lo scorso anno complessivamente da 259’838 persone, il 3% in meno rispetto al 2005.

“La flessione tocca in modo sensibile i due musei zurighesi (Museo nazionale svizzero e Museo Bärengasse) dove le manifestazioni ivi organizzate hanno attirato meno gente del previsto”, ha precisato venerdì a Zurigo il responsabile ad interim dei musei nazionali svizzeri, Andreas Spillmann, durante la conferenza stampa annuale dell’organizzazione.

Per gli altri sei musei le cifre dei visitatori sono invece in aumento. Al museo di Gandria ad esempio sono stati staccati 15 402 biglietti a fronte di 14 047 nel 2005. Il castello di Prangins, nel canton Vaud è invece stato visitato da 37’787 persone, 8000 in più rispetto all’anno precedente.

Esposizioni

Per lasciarsi alle spalle questi risultati negativi la direzione dei musei nazionali ha deciso di reagire attivamente.

L’ampliamento dell’offerta è uno dei punti centrali del programma 2007 di Musée suisse. Oltre al rinnovo dell’allestimento delle mostre permanenti, sono previste una decina di nuove esposizioni temporanee, l’inaugurazione del Centro delle Collezioni di Affoltern (canton Zurigo) e la presentazione del progetto di ampliamento del Museo nazionale a Zurigo.

Tra le mostre più importanti, il curatore Christoph Kübler ha citato l’esposizione “In heikler Mission: Geschichten zur Schweizer Diplomatie” che verrà ospitata nella sala d’onore del Museo nazionale svizzero. Grazie ad oggetti della propria collezione e con testimonianze d’epoca la mostra zurighese presenterà le tappe salienti della diplomazia che hanno caratterizzato la Svizzera dalla metà del XVII secolo fino ad oggi. Il museo nazionale presenterà anche un’esposizione dedicata all’emigrazione svizzera negli Stati Uniti.

Tra gli altri eventi di rilievo spiccano la mostra “De Zurich à Nyon, histoire de la porcelaine en Suisse: la collection du Musée national” che verrà allestita al Castello di Prangins, nel canton Vaud.

Nuova organizzazione e nuovo direttore

Il programma di quest’anno prevede inoltre la nomina di un nuovo direttore del Museo nazionale svizzero. Andreas Spillmann, che attualmente occupa questa carica ad interim, rimarrà al suo posto fino al 31 dicembre e non è sicuro, stando alle sue parole, che si presenterà per il ruolo di direttore. Spillmann è subentrato nell’estate del 2006 ad Andres Furger, che ha lasciato l’incarico per divergenze di opinione con l’Ufficio federale della cultura.

È anche prevista una riorganizzazione delle proprie strutture giuridiche allo scopo di guadagnare autonomia nei confronti dell’amministrazione federale.

Per Spillmann è indubbio che, nell’ambito della nuova politica museale, i musei nazionali debbano rendersi più indipendenti dalla Confederazione mediante una forma giuridica autonoma. Al più tardi per autunno è atteso il messaggio del Consiglio federale.

swissinfo e agenzie

Con 1000 centri espositivi di storia, cultura e scienza, la Svizzera è il paese europeo con la più alta concentrazione di musei.

La Confederazione gestisce 15 musei, di cui 8 formano il Gruppo Musée Suisse.

Le due istituzioni più importanti sono il Museo nazionale svizzero di Zurigo e il Castello di Prangins, che raccolgono oltre 1 milione di testimonianze della storia svizzera, dalle origini fino alla fine del 1800.

Gli altri 6 musei propongono esposizioni tematiche: il Museo delle dogane di Gandria (Ticino), il Museo degli automi a musica di Seewen (Soletta), il Forum della storia svizzera di Svitto (Svitto), il Castello di Wildegg (Argovia), il Museo della Bärengasse di Zurigo e la Casa delle corporazioni “zur Meisen”, pure a Zurigo.

Il centro Paul Klee di Berna, il Museo della Riforma di Ginevra e il Museo della natura di Winterthur sono stati nominati per il “premio europeo del museo 2007” del Forum europeo del museo (EMF), organismo indipendente sotto l’egida del Consiglio d’Europa.

Oltre 40 musei di 20 paesi europei partecipano al concorso.

I premi saranno attribuiti durante un congresso che si terrà dal 2 al 5 maggio ad Alicante, in Spagna.

L’EMF attribribuisce anche un premio speciale per il contributo al pensiero europeo, che quest’anno è già stato attribuito al Museo della Riforma.

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