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Moutier, la vittoria del cuore tra lacrime e dubbi

Gente che esulta per strada dopo la votazione a Moutier.
Progiurassiani in festa: dal 2021, il comune di Moutier non farà più parte del canton Berna. Keystone

Con la decisione di aderire al canton Giura, i cittadini del comune bernese di Moutier hanno messo in avanti l’identità linguistica e culturale, commenta la stampa elvetica all’indomani di un voto definito «storico». Per Moutier, il Giura e il canton Berna inizia però ora un periodo d’incertezza, avvertono i commentatori.


«Moutier ha vissuto la sua finale di Coppa del Mondo. I cittadini si sono pronunciati sulla loro appartenenza cantonale allo stesso modo in cui si tirano i rigori: con febbrilità, nervosismo e passione», commenta Le Temps. Moutier ha scritto «un capitolo unico della storia della democrazia diretta svizzera», indica il quotidiano romando, per il quale «la via istituzionale, lunga e a volte caotica, seguita per porre fine alla Questione giurassianaCollegamento esterno, è stata quella giusta».

Esprimendosi in favore di un’adesione al Giura, Moutier ha scelto di essere «una grande città in un piccolo cantone piuttosto che una piccola città in un grande cantone», scrive Le Matin. A contare nella votazione di domenica sono state «le radici, la lingua e l’identità», secondo Der Bund, che per Moutier prevede però difficoltà dal profilo economico. Le infrastrutture potrebbero risentirne, avverte il giornale di Berna.

Sulla stessa linea, la Luzerner Zeitung osserva che la popolazione di Moutier ha seguito il treno politico e sociale dell’omogeneizzazione: «Invece della diversità si è diretta verso la vicinanza con i suoi simili», come d’altronde è successo tra la Gran Bretagna e l’UE multinazionale. «Ha vinto il cuore», titola la Neue Zürcher Zeitung, per la quale i separatisti progiurassiani hanno «cementificato le differenze culturali» (con i bernesi), seguendo così il «trend verso il patriottismo, che si può constatare anche altrove».

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Conflitto risolto pacificamente

«La decisione di Moutier è coerente», commenta Le Quotidien jurassien. Sarebbe stato paradossale che una città guidata dagli autonomisti da oltre una generazione rinunciasse a varcare la soglia della casa giurassiana, da cui è stata tenuta a distanza durante le votazioni degli anni Settanta, scrive il giornale progiurassiano di Delémont.

Con il voto di domenica, si termina uno degli ultimi conflitti territoriali della Svizzera e ciò in modo pacifico, rileva la Luzerner Zeitung. Numerosi altri paesi, rammenta Der Bund, non riescono a risolvere in modo ragionevole i conflitti tra gruppi linguistici e culturali. «Il cambiamento di Moutier è una Brexit alla giurassiana. È in linea con la tendenza generale della rinazionalizzazione», secondo il quotidiano di Berna. «È un esempio positivo di come un conflitto nazionale interno possa essere sì lento, ma alla fine risolto con successo», concorda il foglio grigionese Südostschweiz.

Comune spaccato in due

Una volta passata l’effervescenza del voto, c’è da sperare che ogni campo mantenga i suoi impegni, avverte Le Temps. La transizione dal canton Berna al Giura dovrà avvenire in modo dolce, evitando l’insicurezza giuridica e finanziaria. Inoltre, aggiunge, ci vorrà tempo per cicatrizzare le ferite: «In entrambi i campi deve predominare uno spirito di riconciliazione».

Con soltanto 137 voti di differenza, il comune di Moutier è spaccato esattamente in due, rileva la Berner Zeitung, invitando il canton Giura a «colmare il fossato». Malgrado l’euforia, va sottolineato che domenica una piccola metà degli abitanti di Moutier ha respinto il trasferimento, sottolinea anche Le Quotidien jurassien. Si tratta dei bernesi di cuore, ma anche di persone che non si riconoscono forzatamente nell’identità giurassiana e che hanno detto “no” per paura del cambiamento.

I vincitori dovranno ammettere che da qui al 2021, data probabile del trasferimento, si prospetta un lungo periodo di incertezza, avverte Le Journal du Jura, quotidiano probernese stampato a Bienne. «Ci sarà qualcuno, in terra tedescofona, che rimetterà in discussione i privilegi accordati al Giura bernese o che li rosicchierà secondo la tattica del carciofo», si legge nel suo editoriale intitolato «Una domenica nera per il Giura bernese».

La parte rimasta fedele a Berna dovrà dar prova di unità ed evitare di auto lacerarsi per sapere chi recupererà le istituzioni di Moutier, che dovranno essere rilocalizzate, osserva Le Journal du Jura. «Il periodo di incertezza avrà ripercussioni ben oltre la città e il canton Giura».

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Preservare il bilinguismo a Berna

Dopo la perdita dei 7’600 abitanti di Moutier, a Berna rimangono 45’000 francofoni, fa notare la Berner Zeitung. Per Berna, il distacco del suo comune francofono più grande «è una perdita», scrive la Luzerer Zeitung. «Ora il cantone, che con le due lingue e le numerose regioni periferiche è assimilabile a una piccola Svizzera, deve dimostrare di voler continuare a fare sul serio con il bilinguismo».

Il 17 settembre, i comuni di Belprahon e Sorvilier decideranno se seguire o meno l’esempio di Moutier, rammenta La Liberté. «In caso di un sì, la comunità francofona del canton Berna perderà ulteriormente peso».

Due secoli di vertenza giurassiana

1815: Alla caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna assegna i sette distretti giurassiani del vescovato di Basilea al canton Berna.

Anni 1950: Il movimento separatista diventa sempre più forte.

1974-75: Diversi plebisciti. Il Giura è diviso, i tre distretti a nord formano il nuovo cantone, i tre a sud restano bernesi, così come quello di Laufen. Quest’ultimo, dopo successive votazioni popolari, nel 1994 aderirà al cantone di Basilea Campagna. A Moutier, la decisione di restare bernese prevale per 70 voti.

1979: Il canton Giura diventa sovrano dopo una votazione nel settembre 1978 a cui partecipa la totalità della Svizzera che ne accetta la creazione con l’82%.

1994: Istituzione dell’Assemblea intergiurassiana (AIJ), organo di riconciliazione guidato dalla Confederazione e dai cantoni di Giura e Berna.

1998: Il comune di Moutier organizza una votazione consultiva sulla sua adesione al canton Giura. L’adesione è rifiutata con 41 voti di scarto.

24 novembre 2013: Il 72% dei cittadini del Giura e del Giura bernese rifiutano di avviare un processo di unificazione delle due regioni in un solo cantone. A Moutier, i favorevoli al Giura per la prima volta sono in maggioranza con 389 voti di scarto.

18 giugno 2017: Moutier vota sì all’adesione al canton Giura, con 2’067 voti contro 1’930. In linea di principio, questa dovrebbe essere l’ultima volta che Moutier vota sull’autodeterminazione cantonale.

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