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Cantoni uniti contro le polveri fini

I cantoni puntano sulle limitazioni di velocità per ridurre le polveri fini nell'aria. RDB

I cantoni adotteranno misure coordinate contro l'inquinamento da polveri fini. Potranno limitare la velocità sulle strade a 80 km/h e vietare alcune macchine da cantiere.

Il «concetto» presentato martedì prevede tre livelli d’intervento legati alla densità di microparticelle nell’aria.

Se questo inverno il tasso di polveri fini dovesse superare il limite autorizzato (50 microgrammi al metro cubo), i cantoni potranno reagire in modo coordinato, come ha reso noto martedì il presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell’ambiente (DCPA).

«I cantoni hanno accettato quasi all’unanimità un concetto d’intervento in tre fasi», ha affermato Willi Haag.

Intervento in tre fasi

In una prima fase – che scatterà non appena il tasso di microparticelle sarà di una volta e mezzo superiore al valore limite, per tre giorni consecutivi – i cantoni informeranno la popolazione ed inciteranno i cittadini a ridurre volontariamente le emissioni dannose.

In un secondo tempo, se la concentrazione dovesse raggiungere il doppio del valore limite, i cantoni adotteranno misure d’urgenza: la velocità sulle autostrade sarà ridotta a 80 km/h, i camion non avranno più il diritto di sorpassare altri veicoli, i riscaldamenti integrativi (quali i camini) non potranno essere accesi e i fuochi all’aperto saranno proibiti.

Infine, quando il tasso di polveri fini sarà tre volte maggiore rispetto al consentito, i cantoni proibiranno i veicoli diesel senza filtro nei cantieri, nel settore agricolo e nell’industria forestale.

La scelta ai cantoni

Una volta annunciato il superamento dei limiti da parte delle stazioni di rilevamento, una centrale di coordinamento sarà incaricata di accordarsi con i cantoni in questione e di applicare il piano d’intervento.

Non essendo costretti da nessuna legge al rispetto del «concetto d’urgenza», i cantoni saranno liberi di applicare il piano previsto o di adottare altre misure.

Il direttore della DCPA è ad ogni modo persuaso che i cantoni applicheranno le misure stabilite, siccome «la pressione dell’opinione pubblica è diventata forte».

Misure complementari

Secondo i direttori cantonali delle costruzioni pubbliche, «il concetto d’urgenza» presentato martedì è complementare alle misure che intende prendere la Confederazione.

In particolare, il governo intende imporre il filtro a particelle a tutti i veicoli nuovi a partire dal 2007 e vuole ridurre le tasse per i camion muniti di filtro.

Placebo senza effetto

In un comunicato, il Touring club svizzero (TCS) respinge la limitazione di velocità sulle autostrade a 80 km/h. Per l’associazione di automobilisti, «si tratta di un placebo senza alcuna efficacia».

Il TCS punta invece sulla riduzione delle emissioni di microparticelle alla fonte, ad esempio introducendo i filtri sui motori diesel.

L’Associazione traffico e ambiente, i Medici per l’ambiente, la Lega svizzera contro il cancro e il sindacato Unia hanno invece accolto positivamente il piano d’urgenza. Sono tuttavia dell’opinione che le misure previste debbano essere adottate appena il limite di 50 µg/m³ è superato.

swissinfo e agenzie

Le polveri fini sono prodotte durante i processi di combustione, l’abrasione meccanica dei pneumatici o si formano nell’aria a partire da precursori gassosi.
Le più problematiche sono le microparticelle presenti nei gas di scarico dei motori diesel.
A causa della loro dimensione ridotta, possono provocare gravi infiammazioni alle vie respiratorie.
In concentrazioni importanti e durevoli, riducono la speranza di vita (tumori e malattie cardiovascolari).

Il governo ha approvato in giugno un vasto piano d’azione per ridurre la concentrazione di polveri fini nell’aria. Tra i provvedimenti previsti, l’obbligo di applicare un filtro ai motori diesel.

In febbraio, i cantoni di Berna, Zurigo e della Svizzera centrale hanno limitato a 80 km/h la velocità sulle autostrade. Risultato: una riduzione del 5-10% del tasso di microparticelle rispetto ad altre regioni del paese.

La Conferenza svizzera dei direttori cantonali delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell’ambiente (DCPA) raggruppa i 26 cantoni, il Liechtenstein e alcuni delegati delle città e dei comuni.

Agisce come organo di collegamento e di presa di posizione. La DCPA tenta inoltre di favorire la collaborazione tra i cantoni e tra i cantoni e la Confederazione.

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