Cargo: incontro esplorativo

Nessuno accordo, ma «passi avanti» dopo l'incontro di giovedì fra direzione delle FFS e comitato di sciopero delle Officine di Bellinzona.

Le ulteriori prove di dialogo tra le parti per sbloccare la situazione alle Officine di Bellinzona non hanno condotto ad un accordo, ma hanno permesso di fare «un grosso passo avanti», ha detto alla Televisione della Svizzera tedesca il direttore delle Ferrovie federali svizzere (FFS) Andreas Meyer.

«L’incontro è stato costruttivo e abbiamo evocato la possibilità di mantenere il settore della manutenzione delle locomotive a Bellinzona per un certo periodo». È stato discusso anche della manutenzione dei carri merci e dell’applicazione del contratto collettivo di lavoro, ha aggiunto Meyer senza fornire dettagli più precisi.

Dal canto suo Gianni Frizzo, presidente del comitato di sciopero, rimane prudente. I rappresentanti del personale hanno chiesto ai dirigenti di mettere per iscritto le proposte presentate giovedì.

Il prossimo incontro con i rappresentanti della direzione dell’azienda è previsto per sabato. Quanto ad un’eventuale sospensione delle sciopero in atto dal 7 marzo, Frizzo ha risposto: «È ancora troppo presto per dirlo».

Giovedì i dipendenti delle Officine hanno anche approvato all’unanimità una risoluzione a sostegno dei posti di lavoro. Nel documento è stata in particolare ribadita la volontà di mantenere a Bellinzona la manutenzione delle locomotive.

Per quanto riguarda la manutenzione dei carri, i dipendenti non escludono l’apertura alla collaborazione di terzi (pubblici o privati) che possa in questo modo rafforzare la struttura produttiva, in particolare attraverso l’afflusso di nuovi ordini. Il contratto collettivo di lavoro deve, infine, essere esteso a tutti i dipendenti.