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Cartellino rosso per l’arbitro da parte della stampa

Il cartellino rosso estratto da Al Ghamdi al centro dell'attenzione della stampa elvetica AFP

Colpa soprattutto dell'arbitro. La sconfitta della Svizzera contro il Cile (0:1) viene imputata dalla stampa elvetica al saudita Khalil Al Ghamdi, il cui arbitraggio non sarebbe stato all'altezza di un torneo mondiale. Qualche dubbio affiora anche sulle scelte tattiche dell'allenatore Ottmar Hitzfeld.

“Il brutto incubo della nazionale: cartellino rosso contro Behrami, fuorigioco nella rete cilena. Gli svizzeri sono uniti nella loro rabbia contro l’arbitro”, titola il Tages Anzeiger, registrando i sentimenti popolari dopo la partita persa contro la squadra cilena.

Per dimostrare lo sbaglio commesso dall’arbitro saudida Khalil Al Ghamdi, il giornale zurighese interpella una serie di noti giocatori e allenatori. Tutti d’accordo: “Behrami ha commesso un fallo, ma meritava tutt’al più un cartellino giallo”, afferma ad esempio Guy Roux, ex leggendario tecnico dell’Auxerre e ora commentatore sportivo.

“Non era sicuramente un’azione da cartellino rosso!”, sostiene anche l’ex arbitro svizzero Urs Meier. “La Fifa non vuole che i giocatori facciano continuamente uso delle mani, ma ciò non vuole dire che bisogna ricorrere alla punizione più drastica per un fallo di questo tipo”.

Errore della FIFA

“L’arbitro meritava un cartellino rosso”, rincara la dose Le Matin. “Volendo dimostrare di essere il capo ed estraendo un cartellino giallo dopo l’altro, Khalil Al Ghamdi ha rovinato una partita giocata nel suo insieme con fair-play”.

A detta del giornale romando, “la Federazione internazionale delle associazioni di football (FIFA) sbaglia, cercando di invitare tutti alla grande festa quadriennale. È chiaro che il calcio, sport popolare per eccellenza, tocca tutti i paesi. Ma, per dei campionati del mondo, dovrebbero essere nominati soltanto i migliori arbitri. E poco importa se l’Arabia saudita o l’Iran non possano parteciparvi”.

Arbitri troppo esotici

“Basta con gli arbitri esotici. Arbitri simili dovrebbero piuttosto dirigere i cammelli nel deserto”, spara il Blick, rilanciando le discussioni sulla qualità dell’arbitraggio ai campionati del mondo di calcio. “Questi arbitri sono abituati a lavorare in paesi con un livello di gioco che corrisponde a quello della prima lega svizzera”.

Sulle colonne del giornale popolare, solo l’ex allenatore della nazionale elvetica Köbi Kuhn prende le difese dell’arbitro. “Dopo che aveva già distribuito tre cartellini gialli, che non erano assolutamente necessari, i giocatori avrebbero dovuto stare attenti e trattenersi”.

Bisogno di eroi

Più mite nei confronti dell’arbitro anche l’Aargauer Zeitung. “L’espulsione di Behrami è stata chiaramente dura. Ma non è colpa dell’arbitro, se Derdiyok ha mancato la rete a pochi minuti dal termine. E l’1 a 0 dei cileni era corretto e meritato. Inutile quindi impiegare Al Ghamdi come capro espiatorio”.

La Svizzera ha tuttavia ancora il suo destino nelle proprie mani e ora potrà dimostrare contro l’Honduras di meritare la sua qualificazione agli ottavi di finale, si consola il giornale argoviese. “A tale scopo, la nazionale dovrà però dare la prova di possedere anche delle qualità per costruire il gioco”.

Per la seconda volta, i giocatori svizzeri hanno attaccato dinnanzi al televisore oltre un milione di persone, rileva ancora l’Aargauer Zeitung. “Ogni paese ha bisogno dei suoi eroi e di figure in cui identificarsi. Dal momento che i consiglieri federali Hans-Rudolf Merz e Micheline Calmy-Rey non servono molto a questo scopo, l’attenzione della gente si concentra volentieri sui calciatori”.

Prestazioni poco entusiasmanti

“La rabbia degli svizzeri contro il debole arbitro saudita è comprensibile. Ora però la nazionale si trova di fronte ad un vero esame e ancora non sappiamo quanto valga veramente questa squadra”, osserva la Berner Zeitung.

“Contro l’Honduras, i giocatori elvetici non potranno soltanto difendersi, cercando di togliere il piacere di giocare agli avversari”, aggiunge il quotidiano bernese, secondo il quale “le modeste prestazioni della nazionale, in fase offensiva, non hanno sollevato grande entusiasmo negli ultimi due anni”.

Scelte tattiche dubbie

Alcuni giornali, come La Liberté, si chiedono tuttavia anche se Hitzfeld non abbia fatto degli errori, questa volta, nella scelta dei suoi giocatori. “Il miglior allenatore del mondo non ha avuto un buon fiuto, volendo modificare la composizione della squadra che aveva battuto pochi giorni fa la Spagna. Alex Frei non ha apportato assolutamente nulla, mentre Behrami si è fatto espellere per il suo gioco di mano piuttosto villano”.

“Quando la nazionale si è ritrovata con 10 uomini, Hitzfeld ha scelto la difesa ad oltranza. I giocatori si sono ripiegati dinnanzi a Benaglio e si sono limitati a rilanciare il pallone, sperando ancora una volta in un miracolo, come quello realizzato contro la Spagna. Così, la nazionale non ha centrato una sola volta la porta cilena in tutta la partita”.

In vista della partita contro l’Honduras, il foglio friburghese apre un interrogativo importante: “Dopo due partite passate a difendersi, la Svizzera è anche in grado di attaccare? Ottmar dispone di tre giorni per fornire una risposta e ridiventare Gottmar (Gott: dio, in lingua tedesca)”.

Qualificazione ancora in vista

“Nonostante tutto Benaglio e compagni sono rimasti uniti, compatti, concentrati, elementi che fanno ben sperare per la gara di venerdì a Bloemfontain contro l’Honduras”, si fa coraggio il Giornale del Popolo.

“Se contro la Spagna la Svizzera ha scritto una delle pagine più
importanti della propria storia, contro gli honduregni per la prima volta in
questa coppa del mondo dovrà fare il gioco e cercare con decisione e cattiveria la vittoria. La qualificazione è ancora alla portata dei rossocrociati che, in caso di vittoria con due reti di scarto, staccherebbero matematicamente il loro biglietto per gli ottavi di finale”.

Armando Mombelli, swissinfo.ch

Port Elisabeth, Nelson-Mandela-Bay-Stadion, 34’872 spettatori.

Arbitro: Al Ghamdi, Arabia Saudita

Svizzera: Benaglio; Lichtsteiner, Von Bergen, Grichting, Ziegler; Behrami, Huggel, Inler, Fernandes (77. Bunjaku); Frei (42. Barnetta); Nkufo (68. Derdiyok).

Cile: Bravo; Medel, Ponce, Jara; Carmona; Isla, Fernandez (65.
Paredes), Vidal (46. Gonzalez); Sanchez, Suazo (46. Valdivia),
Beausejour.

Classifica:

1. Cile 6 punti (2/0)
2. Spagna 3 (2/1)
3. Svizzera 3 (1/1).
4. Honduras 0 (0/3).

Prossime partite:

Cile – Spagna e Svizzera – Honduras (25.6)

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