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Cascate, e l’acqua si lancia nel vuoto

Le cascate del Reno sono le più grandi d'Europa. Keystone

In Svizzera le cascate sono fonte di ispirazione per i poeti e di attrazione per i turisti. E oggi sono anche un formidabile veicolo di marketing. Recenti misurazioni hanno rivisto la classifica.

La valle di Lauterbrunnen, nell’Oberland bernese, promuove se stessa come la valle delle 72 cascate. L’Anima dell’uomo somiglia all’acqua, dal cielo discende, al cielo risale, di nuovo alla terra deve tornare, in eterna vicenda…” Questi versi Goethe (1794-1832) l’ha scritto dopo aver contemplato una delle cascate più note dell’Oberland bernese, a Staubbach, a Lauterbrunnen.

Questi versi hanno in seguito ispirato il compositore tedesco Franz Schubert che, a sua volta, ha ispirato grandi interpreti. Il poeta inglese Lord Byron (1788-1824) non è da meno, dal momento che nella sua tragedia “Manfred” paragona il fragore della medesima cascata al galoppo di un cavaliere dell’Apocalisse.

La valle bernese sa perfettamente come fare per trarre beneficio dalle sue ricchezze naturali; a livello turistico si vende infatti come “la valle dalle 72 cascate”. Il prospetto non precisa, tuttavia, se si tratti o meno di un record.

L’origine del nome Staubbach (“ruscello di polvere”) è legato alla miriade di goccioline che sprizzano dalle rocce sulle quali l’acqua si getta con forza e che, grazie al vento, si trasformano in un turbinio di polvere d’acqua. Il fascino che questo spettacolo esercita sui turisti, non è molto diverso dalle emozioni provate dai poeti romantici quale Goethe e Byron.

Per anni è stato fatto credere agli scolari svizzeri che la cascata di Staubbach fosse la più alta del Paese. Ma dopo recenti misurazioni, sembra proprio che non sia così.

Ecco come ti misuro la cascata

Florian Spichtig e Christian Schwick sono due geografi. Hanno trascorso diversi anni a misurare circa 250 cascate della Svizzera. Le loro spedizioni sono raccolte in un libro – apparso tre anni fa e intitolato “Le cascate della Svizzera” – nel quale sono inventariate 129 tra le cascate più spettacolari.

In base alle misurazioni, tuttavia, quella che è stata presentata come la cascata più alta, è retrocessa di due posizioni nella classifica aggiornata. Le misure, spiega Christian Schwick, dipendono anche dalla definizione della cascata e spesso non sono facili da misurare.

C’era il sospetto che le cascate del Seerenbach, nel lago del Walenstadt (San Gallo), potessero essere più alte, ma nessuno aveva mai proceduto a puntuali verifiche. Queste cascate si sviluppano su tre livelli. L’altezza totale di 585 metri era già nota, ma l’altezza della parte mediana – inaccessibile – permaneva un mistero.

“Ci siamo fatti calare con la corda da un aereo – spiega Florian Spichtig – e così abbiamo potuto misurare 305 metri, ossia 8 metri in più della Staubbach”!.

Un record nuovamente corretto

In seguito ad una nuova spedizione nel 2009, i due geografi sono tornati nell’Oberland bernese e si sono visti costretti a rivedere un altro record, questa volta concernente la cascate di Mürrenbach, composta da diversi rami. “Abbiamo visto che le acque scendono su cinque livelli lungo un altezza di 417 metri”.

“Abbiamo commesso un errore nel corso della nostra prima definizione – riconosce Florian Spichtig -. Abbiamo collocato Mürrenbach nella categoria delle cascate che si compongono di diversi rami con, in ciascuno di essi, qualche metro d’acqua che scorre orizontalmente”.

Un’ispezione più approfondita ha permesso ai due esperti di fare chiarezza. “Siamo stati autorizzati a risalire la cascata con una telecabina che si è fermata a metà strada. Abbiamo così potuto constatare – sottolinea Spichtig – che non c’erano livelli intermedi nella cascata”.

Il più grande volo libero

In questo lavoro certosino di verifiche e controlli, la famosa Staubbach non ha tuttavia perso nulla del suo fascino. “Questa cascata resta – spiega Florian Spichtig – la più alta nella categoria delle cadute libere, cioè di masse d’acqua che si lanciano nel vuoto senza ostacoli”.

Il luogo dove si effettuano le misurazioni è fondamentale: “Siamo dotati di un apparecchio laser – precisa il geografo – che può misurare distanze fino a 1200 metri, anche in presenza di angoli”. In questo modo i due ricercatori possono posizionarsi dietro una cascata e misurare dall’alto in basso, con un margine di 50 centimetri.

L’altezza delle acque non è però l’unico criterio che conta. Se si considera il volume dell’acqua, nessun’altra cascata può competere con le cascate del Reno, vicino a Sciaffusa, alla frontiera con la Germania.

Le cascate del Reno, le più imponenti

Le cascate hanno un’ampiezza di 150 metri e un’altezza di 23 metri: lo spettacolo è decisamente impressionante, con una portata d’acqua di circa 600’000 litri al secondo. Il record era stato misurato nel 1965 con un volume d’acqua di 1’250’000 litri al secondo!

Se paragonate ad altri colossi d’acqua del mondo, le cascate del Reno restano, su scala svizzera, piccole. Le cascate del Niagara, per esempio, hanno un volume di sei volte più grande e le cascate Inga, nel Congo, lasciano passare un volume d’acqua di 115 volte superiore. Essendo una successione di rapide, non vengono catalogate come cascate.

Occorre ad ogni modo tener presente che, generalmente, l’Europa non è un continente di cascate. Quelle del Reno sono pertanto le più grandi d’Europa, dietro a quelle dell’Islanda, ugualmente muse di artisti ben noti, tra cui il pittore James Turner.

E’ forse questo valore turistico ad aver dissuaso gli islandesi a sfruttare queste acque come fonte di energia. Da questo punto di vista le cascate del Reno sono piuttosto ben messe: sono loro che attirano il maggior numero di visitatori!

Julia Slater, swissinfo.ch
(traduzione e adattamento dall’inglese Françoise Gehring)

Circa i due terzi delle cascate svizzere si trovano nella zona geologica nota come “helveticum”, che si estende dal sud-ovest del Vallese fino alla valle del Reno, alla frontiera austriaca, passando dal nord delle Alpi.

20% delle cascate di trovano nel cosiddetto “Penninicum”, ossia al sud-ovest del Vallese e al nord del Ticino.

Una cascata è generata da un fiume in quel punto in cui l’acqua, a causa del dislivello, precipita invece di scorrere.

Generalmente le cascate si formano lungo i corsi dei fiumi perché, in un tratto del loro corso, la parte del terreno su cui scorrono è meno resistente all’erosione rispetto alla parte sovrastante; con l’andare del tempo si forma un dislivello tra le due parti e viene così generata una cascata che può crescere in altezza lentamente con il passare degli anni.

Alcune cascate si formano nell’ambiente montano dove l’erosione è più rapida e il corso della corrente può essere soggetto a cambiamenti repentini. In altri casi la formazione di una cascata può essere “istantanea” a causa di processi geologici molto violenti come terremoti od eruzioni vulcaniche, come nel caso dell’Islanda che possiede più di diecimila cascate.

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