Cassis incontra il ministro degli esteri tedesco Wadephul a Berlino
Il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato a Berlino il ministro degli esteri tedesco Johann Wadephul. Al centro dei colloqui le relazioni bilaterali, la cooperazione transfrontaliera, il pacchetto di accordi Svizzera-UE e questioni di rilevanza geopolitica.
(Keystone-ATS) Durante la sua visita in Germania, il capo della diplomazia elvetica ha inoltre incontrato la ministra tedesca per la cooperazione economica e lo sviluppo, Reem Alabali Radovan, si legge oggi in un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Al centro delle discussioni con Wadephul figuravano i rapporti tra Svizzera e Germania, definiti da entrambe le parti “articolati ed eccellenti”. Cassis ha poi ricordato il recente 50esimo anniversario della Commissione intergovernativa del Reno superiore e ha sottolineato la forte interdipendenza economica tra i due Paesi, in particolare nelle regioni di confine. Il ministro ticinese ha inoltre aggiornato Wadephul sugli sviluppi del pacchetto di accordi tra la Confederazione e l’Unione europea e sulle prossime tappe del processo politico interno, precisa il DFAE.
Ampio spazio è poi stato dedicato al tema legato alla sicurezza europea, in vista della presidenza elvetica dell’OSCE per il 2026. Il malcantonese ha ribadito che la Confederazione intende avvalersi di questo ruolo per rafforzare il dialogo e la prevenzione dei conflitti, in un contesto segnato dalla guerra di aggressione di Mosca contro l’Ucraina. Lo stesso tema è stato affrontato anche in occasione dell’incontro con Alabali Radovan, durante il quale il responsabile del DFAE ha riaffermato il sostegno rossocrociato a Kiev, attraverso aiuti umanitari, iniziative per la ricostruzione e contributi ai processi di pace.
Durante le discussioni è poi stata affrontata la crisi in Medio Oriente. La Svizzera – viene sottolineato nel comunicato – accoglie con favore il piano di pace statunitense volto a porre fine alla guerra a Gaza e a rilanciare una prospettiva politica duratura nella regione basata sulla soluzione a due Stati. Oltre a intensificare gli aiuti umanitari verso la popolazione della Striscia, Berna mette a disposizione competenze in materia di diritto internazionale umanitario, disarmo e sminamento, e intende collaborare al rafforzamento dell’Autorità nazionale palestinese. Per l’attuazione di queste misure, il DFAE ha stanziato 20 milioni di franchi supplementari.
Secondo il capo della diplomazia elvetica, occorre “sfruttare lo slancio attuale” per interrompere definitivamente la spirale di violenza e garantire sia l’autodeterminazione dei palestinesi sia la sicurezza di Israele.