CF: cambio dipartimenti, stampa critica: Burkhalter “fugge da problemi”
(Keystone-ATS) La stampa non ha accolto favorevolmente l’annuncio, ieri, del passaggio di Didier Burkhalter al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e dell’assegnazione del Dipartimento dell’interno (DFI) al neo consigliere federale Alain Berset. I commentatori d’Oltralpe rimproverano a Burkhalter di aver voluto evitare i problemi che covano in seno al DFI.
“Mr. Burkhalter fugge” scrive la “Basler Zeitung”, “è veleggiato via” titola il “St. Galler Tageblatt”, mentre “Newsnet.ch” sintetizza: “il ministro dell’economia fugge all’estero”.
“Il precipitoso cambiamento verso il Dipartimento degli affari esteri di Didier Burkhalter lascia una brutta sensazione”, scrive la “Neue Luzerner Zeitung”. L'”Aargauer Zeitung” rincara “il consigliere federale Burkhalter diserta”, ora rimane un “retrogusto amaro”: “Burkhalter ha lavorato davvero per due anni – o ha semplicemente aspettato di poter passare al più presto la patata bollente a qualcun altro?”.
“Il cambiamento di dipartimento di Burkhalter giunge in un momento inopportuno”, scrive la “Neue Zürcher Zeitung”. Ma il foglio zurighese mostra maggiore comprensione: il potenziale di frustrazione del DFI è molto alto. Il desiderio di Burkhalter di voler diventare ministro degli Esteri è quindi “comprensibile”.
Riguardo al bilancio dell’operato di Burkhalter in seno al DFI, la “Basler Zeitung” sottolinea che molti si aspettavano dal radicale la risoluzione dei problemi della politica sociale e sanitaria. Invece – scrive il quotidiano basilese – “la combattività lo ha abbandonato”.
Proprio di questo spirito combattivo dovrà dare prova ora il neo ministro dell’Interno Alain Berset, ritengono il “Tagesanzeiger” e “Der Bund”: il socialista dovrà “battersi nei prossimi anni per misure impopolari che consentano di risanare le casse pensioni, l’assicurazione invalidità e l’AVS”.
Il PS si trova così in una situazione scomoda come non mai: “i suoi due consiglieri federali sono alla guida di dipartimenti che producono decisamente pochi allori”, sottolinea il “Tagi”.
La “NZZ” ritiene i socialisti i veri vincitori della ridistribuzione dei dipartimenti in Governo: ora Berset “potrà dedicarsi ai temi centrali del suo partito”. Tuttavia il quotidiano zurighese sottolinea che tempi duri attendono il PS e il nuovo ministro degli Interni, in particolare con la prossima campagna referendaria sul modello managed care.
Secondo la “Neue Luzerner Zeitung” è anche possibile che “un socialista riesca a vendere meglio le riforme necessarie nel settore sociale al suo partito, fondamentalmente critico in merito”.
La stampa romanda ritiene che con Alain Berset al DFI i socialisti si trovino di fronte a una sfida: devono uscire dal loro ruolo di opposizione per quanto riguarda i temi sociali ed affrontare il dossier fornendo suggerimenti costruttivi.
La sinistra ha motivo di gioire, scrive “Le Temps”: ha sottratto ai borghesi un dipartimento-chiave, nel quale vengono prese decisioni importanti che pesano direttamente sui borsellini delle economie domestiche svizzere.
La “Tribune de Genève” scrive che ora il PS deve mettersi al lavoro, sporcarsi le mani e affrontare le questioni che allarmano i cittadini. I cantieri non mancano: revisione dell’AVS e AI, nonché la riforma del sistema sanitario.
Con Alain Berset a capo del DFI, il partito socialista può avere legittime speranze di ispirare le numerose riforme in corso, sottolinea infine il “Quotidien jurassien”.