CF: due varianti d’IVA a due aliquote
(Keystone-ATS) L’IVA dovrebbe contemplare solo due aliquote al posto delle tre attuali. Sollecitato dal parlamento ad abbandonare l’idea di un tasso unico, il Consiglio federale ha proposto oggi due varianti. In entrambi i casi, il tasso normale sarà fissato all’8%. Il tasso ridotto sarà invece del 2,8% o del 3,8%.
Questo nuovo modello sostituirà il regime attuale a tre aliquote (8%, 3,8% e 2,5%). Contrariamente a quanto auspicato inizialmente dal governo, la salute, la formazione, la cultura, le prestazioni e manifestazioni sportive, nonché le istituzioni caritatevoli resteranno escluse dall’imposta.
Scomparirebbe l’aliquota speciale applicata al settore alberghiero che sarebbe sottoposto a un tasso ridotto. Nella variante al 2,8%, questo tasso colpirebbe, oltre alle prestazioni di alloggio, l’acqua potabile e i generi alimentari (nella ristorazione e al di fuori). Sono esclusi il tabacco e l’alcool.
Con la variante al 3,8% verrebbero colpiti anche numerosi prodotti vegetali. In entrambi i casi, molti beni (medicinali, libri) continuerebbero a sfuggire al tasso massimo, ciò che non sarebbe il caso con l’opzione al 2,8%. più.
AVS e AI
Questi progetti avranno pure ripercussioni sulle parti del gettito IVA attribuite all’AVS e all’AI. Nella variante massima, le potenziali riduzioni degli introiti per l’AVS verrebbero compensate con un aumento da 0,3 a 0,5 punti percentuali della parte del gettito dell’IVA a tasso ridotto destinata all’AVS.
Gli introiti annuali del primo pilastro aumenterebbero così di 17 milioni di franchi. Con la variante minima, le diminuzioni del flusso finanziario in favore dell’AVS ammonterebbe a 19 milioni all’anno. In questo caso, la compensazione non potrebbe avvenire attraverso un adeguamento della parte di introiti dell’IVA a tasso ridotto. Verrebbe invece leggermente aumentato il contributo della Confederazione.
Per quanto riguarda l’AI, un adeguamento della Costituzione non è necessario in alcuna delle due varianti, dato che il finanziamento aggiuntivo dell’assicurazione invalidità si estende fino alla fine del 2017 e la riforma prevista non entrerebbe in vigore tanto tempo prima di tale data.
Poveri svantaggiati
Le due varianti avrebbero ripercussioni sulle economie domestiche. I ceti meno abbienti dovrebbero sopportare un certo aumento del loro onere, mentre quelli agiati sarebbero favoriti rispetto alla situazione attuale.
Secondo il Consiglio federale, le due varianti non avrebbero invece sensibili ripercussioni sull’economia. Tuttavia, la ristorazione e, nella variante minima, anche il settore alberghiero, risulterebbero avvantaggiati a scapito dei settori per i quali l’aliquota verrebbe aumentata.