CF: valori limite emissione CO2 per veicoli in vigore da metà 2012
(Keystone-ATS) La riveduta legge sul CO2 e la relativa ordinanza d’applicazione entreranno in vigore il primo maggio 2012. È così garantita l’attuazione di disposizioni più severe a decorrere dal primo luglio 2012. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. Obiettivo: dal 2015 le nuove automobili non dovranno emettere più di 130 g di CO2 per chilometro. In caso contrario, verrà inflitta una sanzione.
Dopo aver lasciato agli importatori il tempo di adeguarsi, da luglio la Confederazione potrà dunque sanzionarli. Le nuove disposizioni contenute nella revisione parziale della legge sul CO2 sono state ideate a titolo di controprogetto all’iniziativa popolare “Per veicoli a misura d’uomo” (Iniziativa contro i fuoristrada) dei giovani Verdi, controprogetto accolto dal parlamento lo scorso marzo, ciò che ha favorito il ritiro.
Così, da luglio un importatore sarà sanzionato con il pagamento di una tassa se le emissioni medie di CO2 delle automobili che ha appena immatricolate sono superiori alla soglia prevista. Questa tassa d’incitamento, che non ha rilevanza dal punto di vista penale, sarà di circa 140 franchi per veicolo e per grammo di CO2.
Tuttavia, fino alla fine del 2018, saranno applicate tasse ridotte: 7,50 franchi per il primo grammo che supera il valore limite di 130 g di CO2/km, 22,50 franchi per il secondo grammo e 37,50 franchi per il terzo. La sanzione – ricorda il governo – va intesa come incentivo per far sì che l’importatore si adoperi per migliorare in tempi brevi la propria flotta di veicoli. Vuole pure indurre i privati a importare automobili caratterizzate da emissioni di CO2 basse.
Inoltre, la Confederazione introduce gradualmente fino al 2015 gli obiettivi da raggiungere da ogni importatore. Inizialmente, soltanto una data percentuale della flotta di un grande importatore deve soddisfare i requisiti fissati e i piccoli importatori sono tenuti a pagare soltanto una parte della sanzione (2012: 65%, 2013: 75%, 2014: 80%, 2015: 100%).
Le vetture immatricolate all’estero più di sei mesi prima della loro importazione in Svizzera non sono interessate dalle nuove regole. Qualora sorgesse il sospetto di un mancato rispetto delle norme, il Dipartimento federale dell’ambiente (DATEC) potrebbe prorogare questo termine di un anno, ma potrebbe anche ridurlo in caso di significative distorsioni di mercato a scapito delle importazioni dirette. Il DATEC può pure fissare ulteriori criteri per la prima messa in circolazione (ad esempio il chilometraggio).
La Confederazione calcola entrate da 70 a 120 milioni di franchi tra il 2012 e il 2015. I proventi delle sanzioni sono ridistribuiti alla popolazione sotto forma di riduzione dei premi dell’assicurazione malattia. Tali introiti potrebbero tuttavia rivelarsi anche meno elevati se gli importatori approfittano della possibilità loro offerta di raggrupparsi.