Prospettive svizzere in 10 lingue

Chi succederà a papà?

La dinastia Erb: anche in questo caso la successione non è stata ben preparata Keystone

Nei prossimi cinque anni circa 10’000 piccole e medie imprese su 50’000 rischiano la chiusura se i proprietari non trovano una soluzione che regoli la loro successione.

Così facendo i padroni compromettono infatti le possibilità di sopravvivenza della loro azienda.

Un’intera generazione di piccoli e medi imprenditori si sta avvicinando alla pensione. Stando allo studio dell’Ufficio cantonale zurighese per l’economia e il lavoro si tratta di persone che hanno vissuto il periodo di espansione economica degli anni ’60 e dell’inizio degli anni ’70.

Molti non hanno mai riflettuto seriamente al futuro della loro azienda e ora decine di migliaia di posti di lavoro, competenze e conoscenze rischiano di scomparire. In gioco vi sono 400’000 posti di lavoro o 50’000 piccole e medie imprese (PMI).

Staccarsi dalla propria creatura

Per gli esperti, la passività di parecchi imprenditori è dovuta al prevalere delle emozioni. Dopo circa trent’anni trascorsi alla guida della loro «creatura», i padroni semplicemente sono restii a lasciare la stanza dei bottoni per paura di perdere potere, controllo, sicurezza economica nonché una parte della loro identità.

Sovente poi, sottolinea lo studio, la scelta di un successore all’interno della cerchia familiare non si rivela per niente azzeccata. Volendo trattare tutti allo stesso modo, la scelta può cadere su un figlio volonteroso, ma non competente.

Ciò accade perché i proprietari di PMI diffidano degli sconosciuti, anche per quanto riguarda i consulenti esterni interpellati per organizzare la successione. Insomma, i sentimenti impedirebbero una valutazione obiettiva della società e delle alternative esterne all’azienda.

Stando allo studio, molti imprenditori trascurano le questioni strategiche, familiari, ereditarie e assicurative. Secondo l’Institut of management development di Losanna, solo il 37 per cento delle imprese familiari ha regolato il passaggio del capitale aziendale agli eredi.

Preparare la successione

Più della metà degli imprenditori che si apprestano a lasciare il comando della società non ha redatto né un testamento, né un documento dove vengono sistemate le questioni ereditarie o patrimoniali.

In circa metà delle società, i problemi di successione vengono affrontati troppo tardi, spiega all’ats Pascal Niquille, specialista in questo settore.

Per ordinare a dovere la propria successione ci vuole tempo: gli esperti del ramo parlano di 5-15 anni. Chi intende andare in pensione a 60 anni, dovrebbe quindi pensarci attorno ai quaranta, il tempo di trovare una persona adeguata e introdurla nell’azienda.

Tra gli imprenditori nella fascia d’età fra i 40 e i 60 anni, solo il 3 per cento si è dato da fare per non farsi trovare impreparato. Ciò è negativo perché un avvenimento improvviso, come la morte del titolare o una malattia, rischia di mandare tutto all’aria.

In questi casi, normalmente le aziende devono far i conti con una riduzione superiore al 5 per cento del fatturato, mentre per un altro 39 per cento delle società si assiste a un ristagno delle vendite.

swissinfo e agenzie

Nei prossimi 5 anni 10’000 imprese rischiano la chiusura
Solo il 37% delle imprese familiari ha regolato la successione
Fra gli imprenditori nella fascia di età fra i 40 e i 60 anni solo il 3% è preparato

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR