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Chiarificazioni su ghiaccio

Il bernese André Baumann, al centro, combatte contro i grigionesi del Davos, Jan von Arx e il portiere Lars Weibel Keystone

Il dado è tratto: i quarti di finale dei play-off di hockey su ghiaccio hanno promosso Davos, Lugano e Lions di Zurigo.

Le tre squadre non hanno avuto bisogno del settimo e decisivo incontro per raggiungere il Kloten – che ha eliminato il Friborgo-Gottéron in 5 incontri – e far parte quindi delle 4 squadre che si giocheranno il titolo di campione svizzero 2002.

Gli abbinamenti promettono scintille: il Davos, primo dopo la regular season, affronterà nei Grigioni il Kloten di Jursinov, mentre alla Resega, il Lugano ospiterà i Lions, in una sorta di rivincita delle ultime due finalissime. Vanificati quindi gli exploit di Friborgo ed Ambrì, che hanno chiuso la regular season al terzo, rispettivamente al quarto posto, superando i Lions (5°) e il Kloten (6°).

Il Kloten, in volo anche senza Swissair

Solo il Kloten è riuscito a regolare la “pendenza” alla meglio delle 5 partite: gli aviatori di Jursinov sono riusciti ad espugnare il St. Léonard a tre riprese e hanno chiuso il conto con un perentorio ed inequivocabile 4-1 nella serie.

Gli “aviatori” sono, fin qui, la rivelazione dei play-off: Jursinov (assistent coach della Russia, medaglia di bronzo ai Giochi di Salt Lake City) può contare su una squadra che abbina la spregiudicatezza dei giovani (Plüss e Wichser per citarne qualcuno) all’esperienza di gente come Pavoni, Rintanen o Rufener. Come dire che il “ciclone” Swissair, sponsor principale del Kloten, non ha nemmeno sfiorato la squadra della Schlüfweg.

Deludente stagione degli “orsi” di Berna

Il Berna, che ha ceduto il passo al Davos, è stato senza dubbio la grande delusione del torneo. Gli “orsi” hanno dapprima cambiato allenatore e al posto di Ricardo Fuhrer è arrivato Kent Ruhnke ma è servito a poco.

Grazie alla vittoria di Friborgo alla 44° e ultima giornata di regular season, il Berna è riuscito a staccare l’ultimo biglietto utile per i play-off a scapito del neo-promosso (e forse più meritevole, vista l’ottima stagione disputata) Losanna.

Grandi investimenti con l’acquisto di giocatori del calibro di Rikard Franzen (ex AIK Stoccolma), Derek Armstrong (Hartford/AHL), Laurent Müller (campione svizzero con gli ZSC Lions) e Thomas Ziegler (di ritorno da Tampa) non hanno “partorito” il risultato sperato. Cosa capiterà ora nella Capitale? Vi sarà l’annunciato ribaltone con l’arrivo, tra gli altri, del luganese Christian Dubé? Per ora è fantahockey, a fine campionato se ne saprà di più.

Zugo, Berna ed Ambrì in vacanza

Ambrì e Zugo vanno in vacanza con il rammarico di non essere riusciti a disputare il settimo e decisivo incontro. Lugano e Lions di Zurigo, che si affronteranno in semifinale, sono riusciti a piegare i loro coriacei avversari. Lo Zugo si è imposto due volte alla Resega (2-5 e 2-1 all’overtime), mentre alla Herti si è dovuto inchinare a tre riprese, incassando 18 reti in 3 incontri.

Al tecnico Doug Mason è venuto a mancare il portiere Schöpf – problemi muscolari – e il club della Svizzera centrale può recitare il “mea culpa” per aver ceduto – proprio al Lugano, ironia della sorte – l’altro portiere Ronnie Rüger.

L’Ambrì-Piotta di Rotislav Cada (l’allenatore emergente, assieme a Serge Pelletier) è andato vicino all’obiettivo dichiarato di portare i campioni svizzeri alla settima sfida, alla Valascia. Nella bolgia dell’Hallenstadion (esaurito ancora una volta), i leventinesi hanno perso Gara sei all’overtime. Stirnimann il “giustiziere” dei ticinesi che, in cinque gare, hanno perso due incontri al supplementare e uno ai rigori, a fronte di due vittorie casalinghe.

Da giovedì via alle semifinali “piccanti”

Riuscirà il Davos rivelazione stagionale ad avere la meglio sulla velocità e la freschezza del Kloten? Il Lugano di Koleff avrà finalmente la meglio sui Lions di Zurigo oppure soffrirà ancora la “sindrome” da Hallenstadion? Quanti incontri ci vorranno per conoscere le due finaliste del campionato svizzero 2002?

La prima risposta è attesa per giovedì 14 marzo, quando vi sarà Gara 1 di semifinali. Le partite si annunciano combattute e molto equilibrate. Il Lugano sembra però più attrezzato dei campioni svizzeri: con l’innesto di Andrusak e soprattutto Rüger, i bianconeri possiedono parecchie soluzioni tattiche perché possono sempre contare su un portiere del calibro di Huet e un’attaccante come Lachance.

I Lions, dal canto loro, puntano sui soliti Sulander, Alston e Plavsic (viste le defezioni di Samuelsson e Varis) mentre potrebbero pagare dazio i “vecchietti” Salis, Hodgson, Peter Jaks, Crameri e Micheli. Il pronostico dice che potremo vedere una finale Davos-ZSC Lions: a Kloten e Lugano il compito di smentire gli esperti e centrare magari una clamorosa finale tra “aviatori” e “bianconeri”, 10 titoli svizzeri in due?

Filippo Frizzi

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