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Cina: pioggia di proteste per condanna dissidente Liu

(Keystone-ATS) PECHINO – Dopo gli Stati Uniti e l’Unione Europea, che hanno inviato i loro rappresentanti a protestare davanti al Tribunale nel quale il dissidente cinese Liu Xiaobo é stato condannato ad 11 anni di prigione, la voce dell’Onu si é aggiunta al coro delle critiche.
“Il processo e la condanna estremamente pesante di Liu Xiaobo segnano un’ ulteriore, grave restrizione della libertà di espressione in Cina”, ha dichiarato Navi Pillay, Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.
La condanna più esplicita è venuta dagli Usa quando, dopo la condanna di Liu, il primo segretario dell’ Ambasciata americana di Pechino Gregory May ha affermato che Washington “chiede l’ immediata liberazione” del dissidente. Attivisti per i diritti umani hanno ricordato che la sentenza inflitta a Liu è la più pesante ad essere stata emessa per il reato di “istigazione alla sovversione dei poteri dello Stato” dopo la riforma della legge sulla criminalità del 1997. Oltre che dai gruppi umanitari, dagli Usa, dall’Ue e dall’Onu, la condanna del dissidente è stata critica anche da giornali taiwanesi.
In un editoriale, “The Taiwan News” ha scritto che la condanna di Liu dovrebbe rappresentare per il presidente Ma Ying-jeou, che ha promosso la distensione con Pechino, “…un’ occasione per mostrare che il suo proclamato impegno a favore dei diritti umani in Cina è ancora valido…”.

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