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Connessione digitale per tutti

Nonostante la diffusione dei cellulari, ogni comune avrà inoltre diritto ad almeno una cabina telefonica pubblcia Keystone

A tutti gli abitanti della Svizzera sarà dato entro il 1° gennaio 2003 un collegamento digitale alla rete di telecomunicazioni. Parola del governo.

Il servizio universale nel settore delle telecomunicazioni viene ampliato.Dal 1° gennaio 2003, infatti, a tutti gli abitanti della Svizzera dovrà essere garantita la possibilità di un collegamento digitale alla rete di telecomunicazioni. La decisione è stata presa mercoledì dal Consiglio federale, che ha anche fissato i limiti superiori delle tariffe.

Nel maggio di quest’anno, circa 130 rappresentanti di cantoni, comuni, partiti, associazioni e organizzazioni si sono espressi, in una consultazione pubblica, sull’aggiornamento del concetto di servizio pubblico universale. In base ai risultati di quella consultazione, il governo ha ora modificato la relativa ordinanza, adattando il contenuto relativo agli obblighi del servizio pubblico.

Negli ultimi anni – ha detto il presidente della Confederazione, Moritz Leuenberger – «il fabbisogno collettivo nel campo delle telecomunicazioni è enormemente cresciuto: oggi abbiamo in Svizzera 5 milioni di telefoni cellulari, vale a dire 4 volte di più che nel 1997, e 1,5 milioni di collegamenti Internet, cioè oltre 4 volte più che nel 1997, mentre gli allacciamenti alla telefonia fissa sono pur sempre 4 milioni.

Causa di questa positiva evoluzione è la liberalizzazione decisa in questo settore e la sua conseguenza è lo sviluppo del mercato che, grazie alla nuova tecnologia ISDN, ha portato alla necessità di una ridefinizione del servizio pubblico».

Tra i nuovi bisogni determinati da questa evoluzione, quello che ogni persona e ogni azienda del nostro paese abbia la possibilità di un collegamento digitale. A tal fine, viene prescritta un’aumentata capacità di trasmissione: i consumatori possono quindi chiedere un collegamento sia mediante interfaccia analogica collegata via filo (per al massimo di 23.45 franchi al mese, IVA esclusa), sia mediante interfaccia digitale (per al massimo 40.- franchi al mese, IVA esclusa). In entrambi i casi viene fatturata una tassa unica di 40.- franchi per la messa in servizio, che viene riscossa anche in caso di trasloco.

I prezzi citati sono prezzi massimi: il fornitore di prestazioni del servizio universale è libero di fatturare prezzi più bassi per fare concorrenza ad eventuali altri fornitori. Quanto alle tariffe per le comunicazioni nazionali, il Consiglio federale ne fissa il limite massimo in 11 cts. Per la tariffa normale, 9 cts. Per la tariffa ridotta e 6 cts. Per quella notturna, IVA esclusa.

Dal 29 marzo 2002, in effetti, le comunicazioni locali non potranno più essere identificate come tali (in seguito all’introduzione del cosiddetto piano di numerazione chiuso) e sarà quindi possibile realizzare quell’indipendenza tra tariffa e distanza voluta dal legislatore.

L’obbligo di prestazioni viene ridotto soltanto per quanto concerne il numero e il tipo di telefoni pubblici, vista la crescente diffusione dei telefoni mobili cellulari. Tuttavia, ogni comune politico avrà il diritto ad almeno una cabina telefonica, a dipendenza del numero dei suoi abitanti, della sua superficie e della sua struttura.

L’ubicazione delle cabine verrà decisa d’intesa con il comune stessa. Il supplemento forfettario di 50 cts per comunicazione da una cabina pubblica verrà ridotto a 19 cts. al minuto, eccetto che per i numeri 143, 147 e il servizio di trascrizione per audiolesi, per i quali viene fatturato un supplemento unico di 50 cts.

L’onere del servizio universale incombe fino alla fine del 2002 a Swisscom. Per il quinquennio successivo, verrà indetta a fine autunno una pubblica gara per il rilascio della nuova concessione. E questa è la ragione per cui è stato necessario riesaminare contenuto e portata del servizio universale.

Silvano De Pietro

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