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Consegnati a Berna i premi Balzan

I quattro laureati per il 2003, che hanno ricevuto 1 milione di franchi ciascuno, sono Eric Hobsbawm, Serge Moscovici, Wen- Hsiung Li e Reinhard Genzel.

La cerimonia si è svolta venerdì nella sala dell’Assemblea federale alla presenza della consigliera federale Ruth Metzler.

«Il Premio Balzan è universale e considera con eguale rispetto ed eguale dignità tutte le discipline», ha detto Ruth Mezler venerdì, nel suo discorso per la cerimonia di consegna dei premi Balzan, nella sala dell’Assemblea federale a Berna.

«È un premio autentico, conferito non tanto per riconoscere i successi conseguiti in una disciplina, quanto per encomiare l’operato di un uomo o di una donna alla ricerca personale della verità, della bellezza, dell’eccellenza».

L’ammontare del premio per quest’anno è di un milione di franchi per ogni premiato, la ricompensa più cospicua del mondo, superiore anche a quella attribuita nel premio Nobel.

Metà della somma dovrà essere destinata dal vincitore stesso a progetti di ricerca, che favoriscano preferibilmente giovani studiosi.

Storia, psicologia, genetica e astronomia

Il britannico Eric Hobsbawm, nato nel 1917, studioso di orientamento marxista, attualmente professore della University of London and New York, è stato insignito per la sua analisi della Storia europea del Novecento.

Assente da Berna per ragioni di salute ma in contatto telefonico durante la cerimonia, Hobsbawm ha annunciato che con i soldi del premio lancerà un progetto di ricerca sugli anni successivi alla seconda guerra mondiale, per verificare «come la vita ha ripreso il suo corso normale, dopo un periodo di totale distruzione».

Della Svizzera, Hobsbawm ha detto che «è un’isola di buonsenso e stabilità nel mondo».

Anche per il laureato delle scienze umane, il franco-rumeno Serge Moscovici, la Svizzera è un paese particolare.

«Per me, come per altri, la Svizzera era un mito», dice, e quando vi si rifugiò per sfuggire al nazismo e alla guerra, scoprì che di speciale, nella confederazione, c’era «uno spiccato senso del compromesso, come di pacificazione».

Il settantottenne Moscovici, che è considerato come il successore dello psicologo svizzero Jean Piaget, ha ottenuto il premio Balzan 2003 per i suoi lavori sulla psicologia sociale.

Nel campo delle scienze neutrali, il Balzan è andato quest’anno a Wen-Hsiung Li, nato a Taiwan nel 1924, della Università di Chicago, che è stato ricompensato per la misurazione del tasso di mutazioni genetiche.

Il 51enne tedesco Reinhard Genzel, direttore del Max-Planck Institut, è invece stato premiato per le scoperte legate all’astronomia infrarossa.

Premi per oltre 30 milioni di franchi

La Fondazione Balzan ha lo scopo di incoraggiare, senza distinzione di nazionalità o razza o religione, la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative di pace e fratellanza tra i popoli.

È stata costituita nel 1956 da Lina Angela Balzan con il patrimonio lasciatole dal padre Eugenio.

Dal 1961, la Fondazione ha distribuito un’ottantina di premi a personalità e organizzazioni filantropiche, per un totale di oltre 30 milioni di franchi.

Le cerimonia di premiazione si svolgono alternativamente a Berna e a Roma.

swissinfo e agenzie

Il premio Balzan intende incoraggiare la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative di pace e fratellanza tra i popoli.

La Fondazione, creata nel 1956 in memoria del giornalista italiano Eugenio Balzan, attribuisce ogni anno 4 premi del valore di 1 milione di franchi ciascuno.

Dal 1961 ad oggi, la fondazione ha già distribuito oltre 30 milioni di franchi a un’ottantina di personalità e istituzioni.

Per il 2003, i premi sono andati allo storico britannico Eric Hobsbawm, allo psicologo franco-rumeno Serge Moscovici, allo specialista di genetica Wen- Hsiung Li, di Taiwan, e al fisico tedesco Reinhard Genzel.

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