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Coop da primato nell’ultimo esercizio

Il presidente della direzione di Coop Svizzera Hansueli Loosli mentre presenta i risultati primato dell'esercizio 2001 Keystone

Nuovo record per il gruppo Coop. I risultati somno stati presentati martedì presso la sede centrale di Muttenz, nel semi Cantone di Basilea Campagna.

Nell’esercizio trascorso Coop Svizzera ha realizzato un utile netto primato di 02 milioni di franchi. I conti dell’anno prima, il 2000, si erano invece chiusi con una perdita di 198 milioni di franchi, causata da accantonamenti straordinari.

Più forte sul mercato

Hansueli Loosli, presidente della direzione del distributore basilese, si è rallegrato dei risultati. Nel suo primo esercizio dopo la fusione delle cooperative regionali e di Coop Svizzera, il gruppo ha registrato un giro d’affari di 13,6 miliardi di franchi, il 4,3 per cento in più del 2000.

La Coop ha rilevato di essere riuscita a rafforzare la propria posizione sul mercato. L’utile operativo è invece regredito del 13,9 per cento, scendendo a 493 milioni di franchi. Le vendite del commercio al minuto si sono attestate a 12,8 miliardi di franchi, in rialzo del 5,3 per cento rispetto all’anno precedente.

La galassia delle affiliate

Il fatturato realizzato con i prodotti ecologici e provenienti dal commercio equo (Naturaplan, Naturaline, Oecoplan e Cooperacion/Max Havelaar) ha superato per la prima volta la soglia del miliardo di franchi, segnando una progressione del 36,5 per cento rispetto all’esercizio precedente. Le vendite dei prodotti alimentari Naturaplan si sono attestate a 883 milioni di franchi ( più 39 per cento). La crescita del fatturato è continuata nel 2002.

Nel primo trimestre il giro d’affari realizzato dai punti di vendita ha segnato un incremento del 4,6 per cento, ha indicato Loosli. Anche il settore dei prodotti petroliferi ha registrato un’espansione l’anno passato. Lo stesso vale per i negozi di mobili TopTip e per le profumerie Impo Import. Interdiscount, che ha integrato le filiali Radio TV Steiner, ha invece subito una contrazione del 7 per cento del fatturato. Secondo Loosli, ciò è dovuto all’andamento sfavorevole del mercato e al calo dei prezzi di vendita.

Riorganizzazione: benefici e costi

Il progetto CoopForte, ossia la fusione delle cooperative regionali, proseguirà fino al 2004. La ristrutturazione ha conseguenze importanti sulla logistica. Nella Svizzera romanda sarà costruito un nuovo centro di distribuzione ad Aclens nel canton Vaud, ha rilevato Hans Wyniger, membro della direzione.

Saranno invece chiusi i centri di Satigny (Canton Ginevra) e Châteauneuf (Vallese). Ai 310 dipendenti toccati dal provvedimento sarà offerto un altro impiego. A fine esercizio il gruppo Coop aveva in organico 46.197 persone, 1.094 in più del dicembre 2000.

Rapporti coi produttori

Il presidente della direzione ha parlato anche delle manifestazioni dei contadini nella Svizzera romanda, definendo «illegali e inutili» i blocchi effettuati e «diretti all’indirizzo sbagliato».

Gli ambienti contadini accusano la Coop di avere aumentato i margini sulla carne a scapito dei consumatori. «Respingiamo categoricamente tali affermazioni», ha detto Loosli, aggiungendo che la vendita di carne non arrichisce certo la Coop. Per ogni franco di carne venduta, l’utile è in media di 1,5 centesimi, dedotti tutti gli oneri, ha precisato.

swissinfo e agenzie

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