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CSt: “no”, almeno per ora, a privatizzazione FFS Cargo

Consiglio degli Stati: per ora no a privatizzazione FFS Cargo (Foto archivio) KEYSTONE/TI-PRESS/GABRIELE PUTZU sda-ats

(Keystone-ATS) La trasformazione di FFS Cargo in un’impresa autonoma è prematura. Ne è convinto il Consiglio degli Stati, che preferisce attendere un rapporto del Consiglio federale sul tema prima di prendere una decisione in merito.

La privatizzazione di FFS Cargo era stata chiesta dal Consiglio nazionale in marzo, quando aveva rinviato al governo il dossier sulla futura Organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (OIF) con l’incarico di presentare un nuovo disegno di legge.

Oggi i “senatori” si sono però opposti sostenendo che nel progetto vi sono sì “punti critici”, ma che questi possono essere migliorati nell’ambito dei dibattiti parlamentari. Prima di decidere sull’eventuale scorporo di FFS Cargo occorre inoltre attendere i risultati del rapporto che la Camera dei cantoni ha chiesto due anni fa al governo tramite un postulato.

Questo documento – che dovrà illustrare le diverse possibilità di sviluppo del settore traffico merci delle FFS, in particolare le conseguenze di una trasformazione di FFS Cargo in un’azienda autonoma – sarà pronto in autunno, ha affermato oggi il relatore della commissione Olivier Français (PLR/VD).

Oltre all’autonomia di FFS Cargo, la proposta di rinvio approvata dal Nazionale chiede anche al Consiglio federale di trattare in un progetto distinto le disposizioni concernenti i diritti dei passeggeri. Nel suo messaggio il governo propone la possibilità di un rimborso parziale del biglietto in casi di forte ritardo.

Queste disposizioni, nelle volontà dell’esecutivo, devono concernere unicamente i viaggiatori occasionali. I titolari di abbonamenti regionali – come l’Arcobaleno in Ticino, ndr – o di quello generale non doverebbero infatti ricevere niente, anche in caso di forte ritardo.

Il progetto governativo prevede anche la gestione dell’accesso alle infrastrutture ferroviarie attraverso un’istituzione federale indipendente, che dovrebbe occuparsi anche di definire l’orario dei trasporti pubblici svizzeri. La conclusione di contratti di gestione per il sistema di controllo spetterebbe all’Ufficio federale dei trasporti.

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