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Cura dell’immagine svizzera al salone letterario

Locomotiva della letteratura elvetica alla Fiera di Lipsia, Jens Steiner, che con il romanzo "Carambole" ha vinto il Premio del libro svizzero 2013 Keystone

Con la sua entrata in scena alla Fiera del Libro di Lipsia, la Svizzera vuole non solo entusiasmare i lettori tedeschi, ma anche far conoscere al pubblico la propria diversità. Questo anche in relazione alla decisione dell'elettorato elvetico di mettere un freno all'immigrazione.

“La Svizzera non arriva come ospite a Lipsia”. L’ambasciatore svizzero a Berlino Tim Guldimann lo ha sottolineato fin dall’inizio: la Svizzera fa parte della sfera culturale tedesca. E la letteratura svizzera tedesca è parte integrante della letteratura tedesca. Così la denominazione “Auftritt Schweiz” (La Svizzera entra in scena) del programma di presentazione elvetico alla Fiera del Libro di Lipsia 2014 esprime una delimitazione consapevole del concetto di paese ospite.

Un’altra cosa era chiara fin dall’inizio gli organizzatori: “Vogliamo fare qualcosa di diverso rispetto a tutti i paesi che sono stati ospiti in precedenza. Vogliamo fare meglio!”, racconta Thomas Böhm, curatore della presentazione elvetica. Con verve, il tedesco spiega come lui e i suoi colleghi vogliono mettere in scena la letteratura svizzera la prossima settimana alla seconda maggiore fiera del libro tedesca.

Quella di Lipsia è la seconda più grande fiera tedesca del libro, dopo Francoforte. Si svolge ogni anno nel mese di marzo. Come primo evento dell’anno del settore, ha un forte impatto sul mercato del libro. Quest’anno si presentano più di duemila espositori provenienti da 43 paesi. Nel 2013 la rassegna ha registrato quasi 170mila visitatori. Elemento centrale della fiera, è l’incontro tra autori e pubblico, che ha luogo tra gli altri nell’ambito del festival di lettura “Leipzig liest”, con più di 2800 eventi in 365 posti della città. Come testimonia un catalogo della fiera del 1595, la Svizzera era già rappresentata alla Fiera del Libro di Lipsia nel 16° secolo con 12 libri. L’edizione 2014 si tiene dal 13 al 16 marzo.

Proposte per tutti i gusti

Una settantina di case editrici svizzere si presentano nel padiglione 4, in uno stand comune concepito dall’Atelier Oї di La Neuveville come sala di lettura. Qui, grazie all’iniziativa dell’ambasciata svizzera a Berlino, si trova anche la carta letteraria elettronica della Confederazione, che consente ai visitatori di scoprire 140 luoghi letterari elvetici, con informazioni su opere, autori e geografia. “Prima d’ora non è mai stato fatto nulla di tutto questo”, dice Böhm.

La sala di vetro della fiera e il teatro della città di Lipsia nel centro storico diventano il palcoscenico per l’ottantina di autori svizzeri che animano il progetto. Per esempio, Martin Suter, Jens Steiner, Jonas Lüscher, Melinda Nadj Abonji e Milena Moser leggeranno stralci delle loro opere. Lukas Bärfuss dibatterà con Peter Stamm su privacy e società, mentre Peter von Matt discuterà con il capo della rubrica letteraria della rivista tedesca Zeit, Ijoma Mangold, su ciò che rappresenta la letteratura svizzera.

Tra i partecipanti spiccano anche i nomi di Dorothée Elmiger, che presenterà il suo attesissimo secondo libro, dell’autore svizzero Martin Walker e dell’esperta tedesca di germanista Anica Jonas che ogni mattina parleranno con il pubblico della Svizzera, e dello scrittore grigionese Arno Camenisch che ogni giorno parlerà del multilinguismo.

In seguito alla votazione del 9 febbraio in cui il popolo svizzero ha approvato l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” che introduce contingentamenti degli stranieri nella Confederazione, è stato deciso di organizzare anche alcuni eventi speciali dedicati alla tematica del “disagio nel piccolo Stato”.

In tutta la città

Oltre a letture e discussioni, all’ordine del giorno ci sono anche concerti, spettacoli teatrali e cinematografici, manifestazioni per bambini, nonché una competizione di Poetry-Slam tra Germania e Svizzera. “Auftritt Schweiz è molto più di uno stand fieristico”, assicura Böhm.

A Lipsia vi sarà una presenza svizzera anche in molti luoghi della città al di fuori della Salone del Libro, e questo già prima dell’apertura della fiera, il 13 marzo. A partire dalla stazione ferroviaria, dove Svizzera Turismo con il cosiddetto “Switzerball” attirerà l’attenzione sulla bellezza paesaggistica della Confederazione, passando per la linea del tram 16 che porta alla fiera, sul quale ad ogni fermata vi saranno annunci del collettivo artistico svizzero “Bern ist überall” nelle quattro lingue nazionali.

Appuntamenti elvetici sono in agenda anche al Museo di Belle Arti . Inoltre in tutta la città saranno installate panchine rosse per la lettura, che richiamano quelle tipiche di legno che si trovano in molti luoghi con viste panoramiche, progettate appositamente per “Auftritt Schweiz” dal designer Moritz Schmid. Quando sarà conclusa la fiera, saranno donate alla città di Lipsia.

Il progetto è gestito dai principali finanziatori: Pro Helvetia, Presenza Svizzera/ambasciata svizzera a Berlino e Associazione svizzera dei librai e degli editori (SBVV). Partner del progetto sono anche Svizzera Turismo, l’agenzia fotografica Keystone, “Leipziger Volkszeitung” e la rivista di Lipsia “Kreuzer”. La direzione è affidata alla SBVV.

Amicizia letteraria

D’altra parte i librai elvetici regaleranno una copia del libro “Auftritt Schweiz” a tutti i visitatori della fiera. Il progetto comprende pure uno scambio tra librai, che ha avuto inizio nel mese di febbraio con la visita di 20 librai della Sassonia in Svizzera. Questo scambio nonché le letture nelle scuole e nei salotti privati di Lipsia consentono ad “Auftritt Schweiz” di raggiungere un vasto pubblico.

“Le panchine, i libri, le esperienze personali: tutto questo resterà”, afferma Böhm . “La Svizzera vuole così ringraziare i cittadini di Lipsia per una decennale amicizia letteraria”. Al contempo, naturalmente la fiera per gli editori è un’opportunità per fare conoscere libri svizzeri in Germania e quindi accedere al mercato librario tedesco.

I costi del progetto “Auftritt Schweiz”, secondo Böhm, si aggirano intorno ai 650mila franchi e sono coperti, nella misura di un terzo ciascuna, dall’ambasciata svizzera a Berlino, da Pro Helvetia e dall’Associazione svizzera dei librai e degli editori (SBVV).

Dall’immigrazione non solo preoccupazioni

“Per noi è una fortunata coincidenza cronologica che la fiera abbia luogo dopo il voto per l’iniziativa ‘contro l’immigrazione di massa’ del 9 febbraio”, commenta Daniela Stoffel, inviata all’ambasciata svizzera a Berlino. “Perché ciò ci dà la possibilità di mostrare a Lipsia altre sfaccettature della Svizzera. E dimostra anche quanto la cultura possa fare”. Se davvero sarà così e con quanta benevolenza sarà ricevuta la Svizzera la prossima settimana a Lipsia, lo mostrerà la Fiera del Libro.

Alla Fiera di Lipsia sono anche consegnati i premi del concorso annuale “I più bei libri del mondo”. La “Lettera d’oro”, vale a dire la massima distinzione, quest’anno va a un libro svizzero: Meret Oppenheim. Worte nicht in giftige Buchstaben einwickeln. Pubblicato nel 2013 in occasione del centenario della nascita dell’artista e poetessa, presenta fotografie personali e carteggi. La giuria internazionale lo ha sceltro tra 567 libri di 30 Paesi, già premiati nei rispettivi concorsi nazionali. La cerimonia di premiazione si terrà il 14 marzo.

Durante la Fiera del Libro di Lipsia, oltre a Meret Oppenheim. Worte nicht in giftige Buchstaben einwickeln, saranno esposti tutti gli altri 420 volumi candidati nel 2013 al concorso, indetto dall’Ufficio federale della cultura, “I più bei libri svizzeri”, che quest’anno festeggia i 70 anni.

(Fonte: Ufficio federale della cultura)

(Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi)

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